Charlie Hebdo: in redazione anche Lilà, testimone a 4zampe dell’attentato

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Il 7 gennaio 2015, nella redazione di Charlie Hebdo c’era anche Lilà, tenera Coker Spaniel miracolosamente scampata all’attacco terroristico che ha tolto la vita a 12 dei suoi più cari amici. 

Di proprietà di Eric Portheault – direttore finanziario del giornale che si è salvato perché era in un’altra stanza – la cagnolina frequenta quotidianamente la redazione, tanto che è considerata la mascotte del settimanale.

E c’era anche la mattinata del tragico attentato. Era nell’ufficio del suo amico Cabu (dalle cui coccole difficilmente si separava) che le è caduto addosso non appena i fratelli Kouachi hanno cominciato a sparare. Dopo un primo momento di panico, Lilà ha avuto la prontezza di nascondersi sotto il tavolo, diventando testimone silenziosa della tragedia che ha colto la redazione.

La sera del 12 gennaio, nella sede del quotidiano Libération, tra i superstiti riunitisi per ultimare e stampare l’edizione speciale di Charlie Hebdo (oggi in edicola), c’era anche lei con al collo la fascia bianca con la scritta Charlie, usata dalla redazione durante la marcia di domenica.

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