Class action sulle possibili responsabilità di una multinazionale, a seguito del decesso di migliaia di cani che avevano mangiato del cibo targato ‘Purina’, uno dei 6 brand strategici del gruppo Nestlé nel mondo.
Una della più grandi case di distribuzione di cibo per animali, un sito web ben fatto, una pagina Facebook con milioni di ‘like’, mentre in quella riservata ai consumatori solo immagini di cani agonizzanti e morti, per cause sconosciute ma con gli stessi sintomi: emorragia interna, diarrea, convulsioni e malfunzionamento del fegato.
James Joiner sul Daily Beast, descrive uno scenario da film horror, che però pare trovare conferma nelle migliaia di clienti che utilizzano i prodotti Beneful, tra cui l’attore Frank Lucido, che si è rivolto alla Corte della California per sottoporre questa situazione. Lucido ha dichiarato che la sua ricerca è iniziata il mese scorso, quando il suo pastore tedesco ha iniziato a perdere moltissimi peli e ha cominciato ad emanare uno strano odore. Il tutto è stato definito dal veterinario come ‘sintomi propri di un avvelenamento’.
Una settimana dopo, la moglie di Lucido ha poi trovato un altro cane morto. L’autopsia ha mostrato segni di emorragia interna e lesioni del fegato, sintomi simili a quelli del pastore tedesco. E dopo poco anche un terzo cane si è ammalato. “Tutti questi cani stanno mangiando Beneful – ha spiegato uno degli avvocati che rappresentano Lucido nell’azione legale – E i cani vivono tutti in case diverse, segno del fatto che la malattia non arrivi da cause esterne, ma proprio dall’unica cosa in comune che hanno, ossia il cibo che mangiano”.
Da qui la sorpresa: l’avvocato ha scoperto che sarebbero migliaia le persone che denunciavano fatti simili e che non sapevano darsi una risposta. Ma nel parlare con loro, si è scoperto che i sintomi che colpivano questi animali erano gli stessi.
Inizialmente, l’accusa di qualche anno fa si scagliò contro il glicole propilenico, additivo alimentare, usato anche nella cosmesi, che secondo l’azienda Nestlé ha anche l’approvazione della FDA (Food and Drug Admistristation). Per poi scoprire che non era il glicole il responsabile delle intossicazioni.
I responsabili, secondo le ricerche fatte, sarebbero invece le micotossine. Sostanze chimiche tossiche prodotte dai funghi e sottospecie di muffe, queste sono responsabili di avvelenamento. Ma in realtà esse comparirebberro tra gli ingredienti come fossero cereali “mais giallo, farina di glutine di mais, farina di frumento, di riso, etc..”.
Per ora il contenuto di questi alimenti è stato inviato ad alcuni laboratori e i risultati saranno disponibili solo tra qualche settimana. Solo così si saprà se le micotossine sono contenute nel cibo per animali e se sono queste a provocare l’avvelenamento degli animali.
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