Tutti pazzi per Fido: in Italia 7 milioni di cani per vivere meglio

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Gli italiani sono sempre più un popolo pet-friendly: l’amore per gli animali da compagnia ha superato anche la crisi economica, influenzando positivamente il mercato del pet care. Gli animali da compagnia, che in Italia risultano essere circa 60 milioni – di questi più di 14 milioni sono cani e gatti (48,2% cani e 51,8% gatti) e 46 milioni di altri piccoli animali tra cui pesci, uccelli, rettili e roditori1 – sono ritenuti presenze importanti e fonte di benessere nelle famiglie degli italiani.

Il rapporto Assalco-Zoomark, arrivato alla sua VIII edizione, è un osservatorio privilegiato sul mercato del pet care e sul mondo degli animali da compagnia in generale. Viene realizzato dalla Associazione Nazionale tra le Imprese per l’Alimentazione e la Cura degli Animali da Compagnia (Assalco) e Zoomark International, il salone internazionale dei prodotti e delle attrezzature per gli animali da compagnia, evento organizzato da Bologna Fiere, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (ANMVI) e IRI Information Resources.

Il rapporto anche quest’anno è completato da un’indagine GfK Eurisko2 svolta per Assalco nei primi mesi dell’anno 2015, da cui emergono alcuni elementi importanti. Gli italiani sono in generale convinti dell’influenza positiva della presenza di un animale da compagnia in famiglia poiché attribuiscono ai pet la capacità di generare benessere e di favorire uno stile di vita sano e piacevole. Secondo il 67% degli italiani e il 74% dei proprietari, vivere con un animale d’affezione può produrre effetti positivi sulla salute fisica e stimolare l’intelligenza (rispettivamente per il 67% del totale e il 76% dei proprietari).

Chi vive con un pet ha la fortuna di averne esperienza diretta, e ne riconosce gli effetti positivi sulla salute psicologica (95%): riduzione dell’ansia, diminuzione della tensione e attenuazione dei problemi legati alla depressione. Inoltre, chi ha un cane accanto testimonia il beneficio di stimolare attività fisiche all’aria aperta, come passeggiare e correre insieme (94%). Tra i benefici apportati dalla presenza degli animali d’affezione in famiglia, il miglioramento della socialità e della comunicazione emerge al terzo posto nell’indagine dopo gli stimoli a svolgere attività fisica e gli effetti positivi sul benessere psicologico. Gli animali in famiglia trasmettono a gran parte dei proprietari intervistati serenità e gioia (43% del totale), mentre tra i giovani (14-24 anni) si accentuano l’allegria e il divertimento (55%).

I dati di quest’anno rafforzano l’evidenza emersa dall’indagine IRI 2014 (inclusa nel VII Rapporto Assalco-Zoomark): il 92% delle persone che vivono con un animale da compagnia ritiene di non poterne più fare a meno in quanto parte integrante della famiglia e fonte di benessere.

L’evoluzione del rapporto con gli animali da compagnia, considerati a tutti gli effetti membri della famiglia, è anche confermata da interventi legislativi recenti che dimostrano la crescente sensibilità verso gli animali e l’importanza del loro ruolo nella società. Il legislatore è intervenuto in due aree: le norme per la salvaguardia e la tutela della salute degli animali, e quelle per consentire a tutti di accogliere un animale da compagnia in casa e di averlo sempre con sé. Proposte di legge, interventi parlamentari e movimenti d’opinione promossi da autorevoli voci puntano inoltre al riconoscimento istituzionale dell’animale da compagnia come membro della famiglia e dunque da rilevare nel prossimo Censimento del 2021, nonché alla auspicabile introduzione degli animali quali esseri senzienti all’interno della Costituzione Italiana. Analoghe valorizzazioni sono già presenti nelle Costituzioni di Paesi evoluti sotto questo profilo, quali Austria, Francia, Germania, e Svizzera.

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