Va matto per i piatti che gli cucina papà e lo segue in giro per l’Italia: Poldino è lo Spitz di Pomerania di Roberto Valbuzzi, giovane e talentuoso chef, showman del programma televisivo Masterchef Italia su Sky Uno, considerato uno dei 36 migliori volti dell’enogastronomia italiana.
Tre mesi e l’argento vivo addosso. Abbiamo incontrato Poldino a Mornago (Varese) nell’agriturismo dei nonni di Roberto, dove vivono anche tre cavalli, le galline e il maiale Porky e dove sono a dimora le piante e gli orti che la famiglia coltiva da tre generazioni. È in questo luogo che chef Valbuzzi è cresciuto, imparando ad amare e conoscere la terra e i suoi frutti.
Ma è in casa che lui e Poldino passano la maggior parte del tempo: chef ai fornelli e il pelosetto che gironzola ai suoi piedi insieme ai suoi due giochi preferiti: Simba il cucciolo del Re Leone che suona quando lo schiacci – “Non lo molla un attimo, non smetterebbe mai di sentirlo cantare”. Poi il peluche Poldino, proprio come lui. “A dire il vero è il contrario. Il peluche è arrivato prima e per scherzare con la mia ragazza gli abbiamo dato il nome che avremmo voluto dare al nostro cane”.
E poi è arrivato davvero. Un batuffolo bianco che dà il meglio di sè in una ventina di minuti. “Corre all’impazzata, salta su e giù dai divani (quando riesce a prendere bene la rincorsa) e si lancia dalle nostre braccia come se non avesse il senso dell’altezza”. Una follia temporanea, perché poi all’improvviso crolla. “Non cede fino all’ultimo, poi quando di colpo non lo senti più vuol dire che si è addormentato”. Tipico dei cuccioli, soprattutto quelli felici. Del resto, con tutte le leccornie che gli cucina papà, come potrebbe non esserlo…
Ricette speciali che chef Valbuzzi ha ideato apposta per gli amici a quattro zampe. “Ho sempre avuto cani, tutti pastori tedeschi, e ho sempre cucinato anche per loro, rispettando le loro esigenze nutrizionali attraverso l’utilizzo di cibi sani e possibilmente appetitosi per entrambi, in modo anche da non sprecare gli avanzi in molte occasioni”. Per uno in particolare. “Si chiamava Zeus e mi è stato regalato 14 anni fa dai miei genitori. Il primo cane davvero mio e con cui si è istaurato un rapporto unico, che difficilmente potrà ritrovare con altri cani. Zeus aveva una marcia in più”. Ora non c’è più, ma il suo ricordo Valbuzzi lo porta nel cuore e l’ha inciso sulla pelle.
Per questo la scelta è caduta su Poldino. “Non me la sentivo di prendere un altro pastore tedesco e adesso che la mia vita è cambiata non avrei avuto neanche la possibilità di gestire un cane di grossa taglia. Un amico ha uno Spitz e io e la mia ragazza ci siamo innamorati subito di questa razza”. Difficile non perdere la testa per mini Poldino e i suoi eleganti modi di fare.
“È bravissimo. Lo porto molto in giro e si abitua a tutte le situazioni. Per non scombussolarlo troppo faccio sì che ovunque andiamo lui abbia a disposizione i suoi giochi, la sua cuccia e la sua lettiera”. Sì perché Poldino fa i bisogni come un gatto. “Ho cercato di ricreare l’ambiente in cui è nato e cresciuto nei primi mesi di vita e sta funzionando, quando gli scappa corre nella lettiera ricoperta di fogli di giornale spezzettati”. Poche regole, ma ben chiare. “Credo che alcuni paletti siano necessari per avere una serena convivenza in futuro. Bisogna essere determinati finché è cucciolo e non cedere quando fa gli occhi dolci”.
Giocherellone e vivace, ma anche educato e composto quando le circostanze lo richiedono, come per esempio quando deve seguire papà al lavoro. Un po’ a Malnate, dove c’è il ristorante di famiglia (Il Crotto Valtellina), e un po’ per gli studi televisivi di Rai, Mediaset e Sky, dove Valbuzzi conduce con successo alcuni programmi televisivi dedicati alla cucina.
Valentina Fumagalli
valentina@vanitypets.it