Venti cani stanno partecipando ad uno studio che ha già dato risultati sorprendenti. Un farmaco che aiuta le persone dopo i trapianti di organi ha esteso la vita dei moscerini della frutta, dei vermi e dei topi. Il passo successivo è quello di vedere che cosa farà per i nostri animali domestici.
Il farmaco anti invecchiamento si chiama Rapamicina (originariamente isolato da batteri del suolo dell’isola di Pasqua e prende il nome il nome nativo dell’isola, Rapa Nu), ma le sue potenzialità non sono completamente note. E’ stato usato per anni per prevenire il rigetto di organi trapiantati e poi testato in laboratorio. Tra gli effetti collaterali del sovradosaggio ci sono l’aumento dello zucchero nel sangue e la comparsa di afta in bocca.
David Sinclair ricercatore dell’Harvard Medical School è comunque ottimista circa i risultati che la Rapamicina possa dare in futuro, perché finora ha prolungato la vita dei topi del 14% e ha impedito danni cardiovascolari e perdita di memoria. Ciò suggerisce che potrebbe tardare anche la demenza senile.
Il passo successivo delle ricerche coinvolge quindi i cani. Sono 20 quelli “arruolati” in questa fase di sperimentazione: tutti di grossa taglia perché invecchiano più velocemente. Un quarto dei cani otterrà un placebo, per evitare pregiudizi nei proprietari che riferiranno regolarmente sulla loro salute. Finora i proprietari hanno segnalato effetti collaterali non degni di nota. Toccherà aspettare però, per sapere se il farmaco funziona e naturalmente auguriamo a questi cani che la scoperta venga fatta il più tardi possibile.
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