Negli ultimi giorni la stampa italiana ed internazionale ha dato notizia di uno studio cinese che ha creato cani particolarmente forti per poter dare applicazione a questa nuova tecnica nel campo della distrofia.
Sono stati modificati in tutto 65 embrioni, dando vita a 27 cuccioli, con la tecnica Crispr, che permette di fare il “taglia e incolla” di singoli geni. Solo due Beagle però sono risultati portatori della modificazione genetica oggetto dello studio: la non espressione del gene che codifica per la miostatina, una proteina che inibisce la crescita muscolare.
I due Beagle risultano più muscolosi dei fratelli e “per stessa ammissione dei ricercatori, potrebbero essere usati nella corsa e nella caccia, alimentando un doppio sfruttamento basato, prima, sulla vivisezione e poi sul business del gioco d’azzardo o di un obsoleto, pericoloso (per l’uomo e per l’ambiente) e assurdo “sport” come la caccia”, ha commenta Michela Kuan, responsabile Lav settore vivisezione
“Al di là dell’inutilità della procedura, che sperpera soldi, lavoro e soprattutto vite, per qualcosa di totalmente superfluo, questo studio cinese sottolinea, ancora una volta, quanto sia fallimentare la modificazione genetica degli animali. Infatti, clonazione e inserimento di super-geni o di Dna umano comportano un numero di aborti altissimo, nascite malformi e cuccioli che non sopravvivono oltre l’anno di età. Inoltre, i pochi superstiti dovranno subire anni di dolore, debolezza e morti premature”.
La foto qui sotto è quella allegata alla pubblicazione dell’articolo e la didascalia dice che la naturale mutazione genetica della miostatina ha portato il Whippet a essere più muscoloso e che i ricercatori cinesi voglio provocare lo stesso risultato in altri cani.
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