Il suo coraggio ha salvato oltre 250 animali che adesso si sono ricongiunti con i loro cari, tranne uno. Jalal Kaal è il veterinario che dal 2011, dopo la rivolta contro Gheddafi, ha deciso di prendersi cura degli animali abbandonati dai libici in fuga.
Ha deciso di non andarsene, ma di restare a Tripoli per recuperare e ospitare all’interno della sua clinica, gli animali domestici che non hanno potuto seguire i padroni durante la fuga dalla Libia.
Li ha recuperati personalmente sotto i bombardamenti, su segnalazione dei padroni e li ha accuditi insieme ad un assistente, finché non ci sono state le condizioni per poterli mette in salvo, restituendoli ai padroni.
Accompagnati in macchina fino in Tunisia, i cani, gatti, porcellini d’india… sono stati imbarcati e hanno raggiunto i padroni in salvo in altri paesi. Tutti tranne il pappagallo Charlie, che è fuggito prima di imbarcarsi per il Venezuela.
“Lo rifarei altre cento volte” ha detto il veterinario a un’agenzia di stampa francese. Oggi Jalal Kaal sta cercando di ricostruire la sua clinica veterinaria tra le macerie della guerra.
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