Sono sempre di più i furti, che se forse sarebbe meglio definirli rapimenti, di cani di razza segnalati alle Forze dell’Ordine e il caso di Vanda, un Boston Terrier di sei anni, apre le porte ad uno scenario davvero inquietante. Per lei c’è stato il lieto fine, ha riabbracciato i suoi padroni e tutto grazie ai social network.
Vanda è un cane vivace e socievole che ha rischiato di essere venduta per duecento euro: il titolo dell’annuncio in cui c’era la sua foto parlava di un “Carlino”. Chi l’aveva trovata, per strada nel quartiere San Lorenzo a Palermo, aveva infatti pubblicato un’inserzione su un noto sito di compravendita on line e inserito una vaga descrizione del cane. Un incubo per il reale padrone di Vanda, per due giorni alle prese con una ricerca disperata che si è mossa anche tramite i social network.
E’ stato proprio attraverso Facebook che a Francesco Fucà è arrivata la segnalazione che attendeva: l’immagine del suo amato cane si trovava sul sito di annunci e il sospetto che qualcuno l’avesse “rubato”, ha trovato conferma. “La mia ragazza e i poliziotti dell’Investigativa del commissariato di San Lorenzo – racconta a LiveSicilia – sono stati fondamentali. Silvia ha lanciato l’appello per ritrovare il cane, è riuscita a spargere la voce il più possibile, fino a permettermi di individuare l’annuncio. Gli agenti sono stati gli angeli di Vanda, visto che sono riusciti a recuperarla nell’abitazione di chi avrebbe voluto venderla”.
Il cane era scappato dalla villetta di Fucà, ma non aveva più fatto rientro. Dopo 48 ore di ricerche, nessuna notizia. “Eppure, dalle telecamere, avevamo notato una donna che l’afferrava. Non sapeva fosse mio, ma non si è preoccupata di controllare la presenza o meno del microchip. Ed ha così pensato, in modo molto superficiale, di mettere il mio cane in vendita. Due giorni terribili – continua – in cui mi è venuto a mancare quello che per me è un membro della famiglia. Tramite l’annuncio la polizia è riuscita a risalire alla donna e a mettere in salvo la mia piccola Vanda. Ringrazio il commissariato con tutto il cuore, per la passione di questi ragazzi e l’amore con cui si sono occupati di questa vicenda che, per fortuna, si è conclusa con il lieto fine”.