Dopo la tragedia nel catanese – un bambino di 18 mesi sbranato da due cani – la questione dei cani potenzialmente aggressivi e pericolosi per l’uomo torna prepotentemente alla ribalta. Un problema che va affrontato una volta per tutte, secondo l’associazione dei consumatori Codacons affinché non si ripeta più quanto accaduto a Mascalucia.
“Sono assolutamente indifferenti le dinamiche che hanno causato l’aggressione, perché è indubbio che esistano razze di cani potenzialmente pericolosi per l’uomo – scrive in un anota il segretario nazionale del Codacons Francesco Tanasi – Indipendentemente dall’educazione che si dà al proprio animale, è universalmente riconosciuto che esistono razze, come i pitbull o i rottweiler, che per le loro caratteristiche (potenza, robustezza, dentatura) possono provocare ferite letali in caso di morsicatura”.
Per questo motivo il Codacons chiede che siano istituiti dei corsi obbligatori per chi decide di tenere cani potenzialmente pericolosi. “Un patentino obbligatorio – sottolinea – Perché il morso di un volpino, per esempio, non causa certo le stesse ferite del morso di un rottweiler o di un dogo argentino. L’aver eliminato la lista delle 17 razze di cani a rischio introdotte dall’ex ministro Sirchia ha di fatto cancellato qualsiasi obbligo per i loro proprietari, con conseguenze negative sul fronte della sicurezza. Ci chiediamo quanti altri bambini debbano morire prima che le istituzioni ci diano finalmente ascolto” .
Le opinioni al riguardo sono controverse, nel senso che non sempre i comportamenti dei cani sono prevedibili. Sicuramente molti incidenti si potrebbero evitare conoscendo meglio alcune dinamiche che non si possono lasciare alla discrezionalità dei padroni. Insomma, un corso di educazione cinofila, in generale, non farebbe male a nessun padrone.
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