Il Ticino ha detto no alla protezione giuridica degli animali. I favorevoli alla modifica della Costituzione cantonale volta ad iscrivere questa nuova forma di tutela tra gli obiettivi sociali sono stati 47’950 (49,982%), i contrari 47’985 (50,018%).
La modifica in questione era relativa all’art.14 della Costituzione cantonale. Il Parlamento raccomandava di votare sì, mentre l’Unione contadini ticinesi (UCT), la Federazione ticinese per l’acquicoltura e la pesca (FTAP) e la Federazione cacciatori ticinesi (FCTI) invitavano a votare no.
La legge sulla protezione degli animali in Svizzera, è tra le più rigide al mondo. Sono già in vigore, per chi trasgredisce la legge in tutela della dignità e il benessere dell’animale, severe sanzioni amministrative, una pena detentiva fino a tre anni e il divieto di possedere o allevare animali in futuro.
L’iniziativa di modifica costituzionale è sorta sull’argomentazione basata dalla disapprovazione contro l’abbattimento di un animale sano. Questo modo etico di vedere il mondo è in grande contrasto con le attività dell’agricoltura, l’allevamento, la macellazione, la caccia, la pesca e il buon senso di una legge più che efficace. Ecco cosa significa realmente il concetto “protezione giuridica garantita”.
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