Non solo lupi, il Piano potrebbe reintrodurre l’abbattimento dei cani

eutanasia cani

L’allarme sulle possibili conseguenze dell’approvazione del Piano per la conservazione dei Lupi arriva dal Partito Animalista Europeo, che invita a leggere quanto riportato nel capitolo III.2 del testo e cioè: la possibile revisione delle norme in materia di gestione del randagismo, con una svolta non certo piacevole per gli amici a quattro zampe randagi o che da troppo tempo vivono nei canili.

L’approvazione definitiva del “Piano per la conservazione del lupo” è stata rinviata al 23 febbraio, in sede politica, quando lo voteranno il ministro dell’Ambiente e i rappresentanti delle giunte regionali. Il Ministro Galletti annuncia un documento che prevede 22 misure per favorire la convivenza fra lupi ed attività agricole, ma di fatto il piano prevede l’abbattimento fino al 5% degli esemplari presenti sul territorio nazionale. E’ quanto riferisce una nota del Partito animalista europeo.

“Il Piano prevede non solo l’abbattimento dei lupi e degli ibridi ma anche l’eutanasia dei cani dopo un periodo di mantenimento nei canili e l’abbattimento diretto dei cani vaganti – spiega il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli – Il capitolo III.2 – Azioni per prevenire la presenza dei cani vaganti e l’ibridazione lupo-cane, determina l’urgente necessità di integrare e modificare il quadro normativo nazionale inclusa la revisione della L.281/91 ( Legge quadro in materia di animali d’affezione e prevenzione del randagismo per cui all’art. 2 comma 2 i cani vaganti ritrovati, catturati o ricoverati non possono essere soppressi) utilizzando le Linee Guida messe a punto dal Progetto LIFE IBRIWOLF che riporta anche quanto indicato dall’ISPRA (ex-INFS) per quella che ritengono un’efficace strategia di gestione e contenimento del fenomeno del randagismo”.

Questo potrebbe significare la reintroduzione della possibilità di eutanasia dei cani dopo un periodo di mantenimento nei canili, la reintroduzione della possibilità di abbattimento diretto dei cani vaganti quando essi esercitino un accertato impatto su specie di interesse conservazionistico. “Con il pretesto dei cani randagi quali causa dell’uccisione dei lupi il Governo vuole risolvere in modo drastico e drammatico il problema del randagismo  – aggiunge- introducendo il modello delle Perreras spagnole – Ritorna ad essere legale la soppressione tramite eutanasia dei cani detenuti nei canili e l’abbattimento dei cani vaganti ad opera dei cacciatori, riportando la civiltà indietro di trent’anni”.

Insieme al Noita, il Partito Animalista Europeo organizzia una manifestazione di forte protesta a Roma giovedì 23 febbraio ore 14 davanti il palazzo della Conferenza Stato Regioni, via della Stamperia 8. Hanno già dato adesione cittadini, associazioni ed esponenti politici.

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