“Vicini alla terra” è il libro di Silvia Ballestra che da voce agli animali, anche loro vittime delle scosse di terremoto che hanno fatto tremare a più riprese il nostro Paese.
“Nel terremoto di agosto, con tutti quei morti, le storie di animali mi erano sfuggite, erano scivolate comprensibilmente in secondo piano… In questo secondo terremoto, invece, c’è spazio per guardare anche ad altro”. E’ difficile parlare di vittime ‘minori’ di fronte alla tragedia sisma. Lo fa con “Vicini alla terra” la scrittrice Silvia Ballestra, che dà voce agli animali “non solo perché – dice – li amo ma perché mi sembrava una buona chiave per raccontare un territorio“.
Sulle sue pagine scorrono storie vissute attraverso il dolore che anche loro possono provare: per l’abbandono, la separazione forzata dai loro umani. Cani, gatti, ma anche animali d’allevamento. “Che le nostre terre vivano anche grazie a loro – dice Ballestra – lo sappiamo tutti. E’ stupefacente, allora, che si possa arrivare in ritardo con le stalle”.
La scrittrice ha voluto dare risalto all’opera dell’Enpa. “E’ la prima volta che si fa un salvataggio di animali su così vasta scala”, proporzionato a “un disastro così grande”. La storia che l’ha più commossa? “Quella di Kid, il vecchio cane di Pescara del Tronto che non vuole lasciare il paese, e che è un po’ il simbolo di questo terremoto”. Tutti i diritti d’autore del libro saranno destinati all’acquisto di materiale didattico per le scuole dei centri colpiti dal sisma.
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