Obedience: l’educazione diventa sport per gli amanti del perfezionismo

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Non tutti gli sport richiedono uno sforzo puramente fisico. Ci sono discipline in cui predomina la concentrazione e, se eseguite in coppia come quelle cinofile, la grande intesa con il partner. E’ il caso dell’Obedience, uno degli sport cinofili più antichi, nato per  insegnare al cane un comportamento controllato e collaborativo, incrementando qualità naturali come docilità, temperamento e socialità, oggi utilizzato per valutare le capacità di un binomio uomo-cane di eseguire una routine di esercizi. 

L’Obedience è uno sport aperto a tutti i cani di età superiore ai 12 mesi e consiste nell’eseguire una serie di esercizi, sempre più complessi e con estrema precisione. Nella Classe 1 ad esempio si esegue la condotta senza guinzaglio a passo normale e di corsa, il resta in piedi durante la marcia, e il riporto. Nella Classe 2 c’è l’invio al cono con fermata, il richiamo con fermata in piedi, l’invio nel Box ecc. La Classe 3 invece prevede esercizi tecnicamente più complessi come i fermi in gruppo, richiami con posizioni a distanza e la discriminazione olfattiva.

Il regolamento e il percorso graduale di esperienza in questa disciplina, sono promossi dalla Ficss attraverso il Progetto Obedience ideato da Silvia Cacciatore e Alessandro Grimoldi per permettere a tutti di avvicinarsi a questo meraviglioso sport e, in seguito, di arrivare a raggiungere le classi più alte. In Obedience ciò che conta di più è la relazione e il rispetto che nasce e si sviluppa nel binomio sin dalle prime fasi di approccio a questo sport.

L’introduzione alle varie difficoltà presenti in questo sport viene fatta quindi passo dopo passo, ponendo attenzione a non sovraccaricare il cane e il conduttore di troppi stimoli tutti insieme. In classe Open, o classe facoltativa ma consigliata per iniziare, ci sono solo cinque esercizi molto semplici e ed è consentito premiare il proprio cane tra un esercizio e l’altro.

La figura del commissario invece, viene introdotta gradualmente e, fin dalle prime classi, pur essendo presente in campo, non potrà dare ordini al binomio, ma solo assisterlo in caso di richiesta del concorrente. Solo in un momento successivo e solo per i livelli più alti, il commissario assumerà il ruolo necessario di guida nei vari esercizi di cui si compone una gara.

Silvia e Alessandro, appassionati promotori di questo sport, sono convinti che procedendo in questo modo, si possa arrivare a formare binomi di alto livello, ma allo stesso tempo permettere a chiunque di conoscere e di cimentarsi in questa disciplina potendo affrontare un percorso di gara alla portata di tutti.

Per il 2018 ci sono già competizioni a calendario, ma l’appuntamento più importante per scoprire questa disciplina e vedere i campioni in gara è a Settembre con i Dog Olympic Games.

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