Per al prima volta quest’anno, l’Enci Winner è stato aperto anche ad un pubblico di non addetti ai lavori, con possibilità di visitare i padiglioni in compagnia del proprio amico a 4zampe, cimentarsi in una serie di discipline cinofile e conoscere tutto sul mondo dei cani grazie alle “guide cinofile” di Alfonso Montefusco.
Una decisione presa dagli organizzatori per avvicinare sempre più persone al mondo della cinofilia che è molto più complesso di quello che sembra, a partire proprio dalle razze dei cani. Anche per noi, che è già da qualche anno che ci aggiriamo tra i ring delle esposizioni canine, ci sono ancora razze sconosciute e ogni volta è una sorpresa.
Per farvi un esempio, quest’anno abbiamo conosciuto lo Shikoku (un cane di piccola media taglia che in Giappone è considerato Monumento nazionale, molto simile a un lupo è in realtà molto affettuoso), oppure il Broholmer (un molosso di origine danese), o il Komondor (un antico pastore ungherese di origine asiatica dal simpaticissimo aspetto rasta) solo per citarne alcuni.
Abbiamo anche imparato che per scegliere un cane, non bisogna solo basarsi sull’aspetto fisico, ma che tutte le razze sono innanzitutto raggruppate in base alla funzione che originariamente svolgevano, quindi alle loro caratteristiche comportamentali e attitudinali. Vi stupirà per esempio scoprire che in un concorso cinofilo, gli imponenti Bull Terrier gareggiano nello stesso gruppo dei ben più, apparentemente, docili Jack Russel.
Qui sotto vi abbiamo riportato tutti i 10 gruppi in cui le razze canine sono state classificate. Conoscerle è importante per imparare prima di tutto a conoscere i nostri amici a 4zampe e scoprire un po’ della loro storia e comprendere da dove provengono molti dei loro atteggiamenti.
GRUPPO 1: CANI DA PASTORE E BOVARI
Che comprende una trentine di razze, tra pastori conduttori o guardiani del gregge. I primi sono i cani con la più alta propensione all’addestramento, nel senso che sono disponibili a svolgere attività apprese o risolvere problemi improvvisi, ma guidati dal conduttore. Hanno un’intelligenza adattiva e sono molto obbedienti e cooperativi. Bello! Però questo vuol dire anche che hanno una maggiore necessità di attenzioni da parte dei padroni quando sono fuori contesto: in assenza delle pecore bisognerà trovargli qualcosa da fare e non si stancano facilmente, pena l’abbaio ossessivo, l’inseguimento di automobili, motorini e passanti, lo scavo di buche….
I guardiani invece sono stati selezionati per fare la guardia ai bovini, quindi lasciati da soli con gli armenti non dovevano far altro che impedire a qualcuno di avvicinarsi: hanno un legame meno solido con l’uomo e devono essere in grado di risolvere i problemi in autonomia. La loro vita è abbastanza simile a quella che può fare un cane confinato per gran parte della giornata in un giardino e quindi ideale per chi non ha molto tempo da dedicare all’amico a 4zampe.
GRUPPO 2.: CANI DI TIPO PINSCHER, SHNAUZER, MOLOSSOIDI E BOVARI SVIZZERI
Questo raggruppamento comprende cani di tipologie anche molto diverse tra loro. I Pinscher, gli Shnauzer sono principalmente cani da difesa o guardia: molto legati al padrone più che al territorio, non diffidenti verso gli estranei e dalla reattività molto sviluppata. I Molossoidi si dividono a loro volta in gruppi. Quelli utilizzati come cani da guerra e da combattimento e hanno quindi un senso del possesso molto marcato, sono resistenti al dolore, un istinto predatorio poco sviluppato e una certa dose di combattività. Quelli usati per la guardia alle greggi che sono indipendenti e mal digeriscono il contatto fisico e quelli passati alla guardia delle proprietà come il Mastiff, Bulldog, Mastino e il Cane Corso che conservano anche da adulti atteggiamenti infantili, sono giocherelloni, affabili, esuberanti e cercano con insistenza il contatto con l’uomo. E infine ci sono quelli usati per la caccia come il Dogo Argentino, in cui combattività e coraggio sono uniti all’olfatto per un cane addestrabile ma competitivo e reattivo. I Bovari Svizzeri sono invece 4 ed erano cani da fattoria quindi oggi conservano un ridotto istinto predatorio e nessuna tendenza a manifestare comportamenti competitivi.
GRUPPO 3: TERRIER
Il mio gruppo preferito, ma attenzione, anche il più impegnativo!! Raccoglie svariati cani suddivisi, in base alle funzioni e alla struttura fisica, in Terrier a gamba lunga, corta, di tipo Bull e toy. Quasi tutti sono usati oggi come cani da compagnia ma la loro origine è come cani da lavoro: cacciatori e uccisori di topi, volpi, tassi… quindi con poca propensione all’addestramento ma un alto istinto predatorio. Una caratteristica del loro lavoro è che dovevano continuare a segnalare con la voce la loro posizione, quindi la tendenza ad abbaiare è marcata, come il livello di vigilanza e prontezza alla reazione. Alcune razze si sono poi specializzate nel combattimento con altri animali e simili: la tenacia e la velocità dei soggetti si è quindi unita con la forza e la potenza del morso dei molossi ottenendo gli antenati del Bulldog, Staffordshire, Bull e Pittbull. Sono cani adatti alla vita in città e in veste da cani da compagnia, ma la loro tenacia richiede un proprietario dotato di esperienza.
GRUPPO 4: BASSOTTI
Unica razza con 9 varietà divise a seconda del tipo di pelo (corto, lungo, ruvido) e taglia (standard, nana, kaninchen). L’utilizzo era lo stesso dei terrier, ma si sono sviluppati in Germania anziché in Inghilterra. Sono quindi cani da caccia in tana e la loro conformazione allungata era utile per infilarsi nei cunicoli e uccidere la preda che lottava per difendere la propria vita in una situazione da cui era impossibile scappare. Per questo il Bassotto ha una dentatura formidabile e un coraggio sproporzionato alla taglia. Quelli che per un soggetto da lavoro sono pregi (tenacia, impulso alla lotta aggressione, tendenza ad abbaiare) per un cane da compagnia sono considerati difetti e nella selezione della razza questi aspetti si sono conservati. Se pensate di prendere un bassotto pensateci bene, sappiate però che sono anche vivaci, affettuosi e giocherelloni.
GRUPPO 5: CANI DI TIPO SPITZ E PRIMITIVI
Questo gruppo comprende i cani nordici da slitta, da caccia, e alcuni altri con morfologia simile, di origine orientale o nord europea, detti Spitz, e alcuni cani detti primitivi per la similitudine con il modello originario dei primi cani addomesticati dall’uomo e simili a quelli presenti nei graffiti e geroglifici egizi. I cani nordici, da slitta, sono perfetti per il clima proibitivo delle regioni artiche (immaginate come possono stare a Milano o a Dubai dove vanno molto di moda in questo momento!) e hanno un legame con l’uomo prettamente utilitaristico e quando non venivano utilizzati per trainare le slitte (immaginate quanto movimento hanno bisogno di fare!), venivano abbandonati, costretti a cacciare per sopravvivere: istinto che hanno perfettamente conservato e che tireranno fuori ogni qual volta li lascerete davanti ad una bistecca incustodita, ad un sacchetto dell’immondizia o in prossimità di un pollaio. Altri cani nordici, diversi per uso e indole, sono l’Akita Inu e lo Chow Chow. Il primo era usato per la caccia alla selvaggina, per i combattimenti e per la guardia: sono cani calmi, riflessivi, non molto espansivi, diffidenti con gli estranei e tendono a manifestare condotte aggressive. il cinese Chow Chow invece era un ausiliario polivalente: addestrabilità bassa, poca reattività e poco affettuosi con i padroni.
Gli Spitz sono cani la cui funzione principale, oltre alla compagnia, era quella di avvisare in caso di intrusione. Ragione per cui hanno una reattività altissima e tendono ad abbaiare, ma sono anche giocherelloni e facilmente addestrabili.
Infine, i cani primitivi sono quasi tutti cani da caccia con un livello di domesticazione molto basso, sono indipendenti ed istintivi con un marcato istinto predatorio.
GRUPPO 6: SEGUGI E CANI DA PISTA DI SANGUE
Sono cani con un sistema olfattivo molto più sviluppato rispetto ai loro simili perché dovevano localizzare una traccia e seguirla con costanza. Capirete quindi che una delle loro caratteristiche principali è la tenacia, al limite della cocciutaggine. La tendenza a lottare nei segugi è bassa, anche perché sono abituati a vivere in branco e non tutti hanno una sequenza predatori completa. A seconda di quello che cacciano, alcuni si limitano all’inseguimento, altri al morso per afferrare e alcuni arrivano all’uccisione, ma nessun se ne ciba. Anche la loro indole quindi è diversa a seconda dei casi, ma in generale si può dire che sono cani caparbi, indipendenti, con un impulso a seguire tracce odorose e ad abbaiare. Ecco perché i proprietari di Beagle, tanto di moda qualche hanno fa, nella maggior parte dei casi non possono lasciare i cani liberi in spazi aperti, ma sono costretti a tenerli al guinzaglio.
GRUPPO 7: CANI DA FERMA
Dovevano localizzare la preda, inseguirla e portarla a tiro del cacciatore indicando con precisione dove si trovava attraverso una postura che gli è valsa il nome e il grande pregio di non abbaiare. L’istinto predatorio comunque non è molto forte e prevale in questi cani il forte legame con il padrone. I cani da ferma sono divisi in inglesi e continentali (meno specializzati sulla selvaggina e più da riporto) e sono i cani ideali!!
GRUPPO 8: CANI DA RIPORTO, CERCA E ACQUA
Anche questo gruppo è formato prevalentemente da cani usati nella caccia per il ritrovamento e il recupero della selvaggina abbattuta. Oggi sono cani da compagnia al servizio dei disabili, perché il loro lavoro originario prevedeva un altruismo nei confronti del proprietario a cui doveva riconsegnare l’allettante preda e sottomettersi in maniera incondizionata. Hanno una bassa istintività che li rende molto versatili nell’apprendimento.
GRUPPO 9: CANI DA COMPAGNIA
Facile intuire per cosa siano stati selezionati questi cani ed è per questo che hanno tutti una taglia inferiore alla media, e un aspetto che è simili ai cani che abbiamo visto fin ora, ma miniaturizzato. Come miniaturizzato è anche il loro carattere: comportamento infantile, richiesta di attenzioni, propensione al gioco, e scarso istinto predatorio. Non avendo mai dovuto lavorare sono difficilmente addestrabili, in compenso non hanno bisogno di grandi attenzioni e si accontentano di una passeggiata e di stare accanto al padrone.
GRUPPO 10. LEVRIERI
Sono i cani di razza più antichi e hanno conservata inalterata la loro forma nei secoli. Sono anche loro cani da caccia e la loro prerogativa è quella di inseguire a vista la preda. Dal punto di vista comportamentale, la loro peculiarità è l’istinto predatorio molto marcato che li porta ad inseguire tutto quello che si muove, anche i cagnolini di piccola taglia. Hanno un carattere riservato e non amano il contatto fisico, per questo la loro addestrabilità è molto bassa. Nei confronti degli altri cani non sono portati a competere.
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