Oggi parleremo di Polifagia, condizione da considerarsi quasi sempre patologica nei nostri amici a quattro zampe. Per Polifagia intendiamo la tendenza a mangiare più spesso del normale.
Prendo spunto da una mail di una nostra lettrice, preoccupata per le condizioni della propria cagnolina di 11 anni, che da qualche mese dimostra un’attenzione compulsiva verso il cibo. La lettrice sottolinea come la cagnolina abbia sempre avuto un’alimentazione regolare e non abbia mai in precedenza manifestato comportamenti così famelici.
Come accennato precedentemente, la Polifagia va sempre considerata come condizione patologica e altro non è che un sintomo di un problema sottostante.
Ovviamente esistono condizioni di Polifagia da considerarsi assolutamente fisiologiche come per esempio in Gravidanza e Lattazione o per esempio nei cani da lavoro. Inoltre spesso cani abituati a vivere sempre all’aperto manifestano un maggior fabbisogno alimentare nei mesi invernali per le temperature più rigide.
Infine esistono forme di Polifagia di tipo compulsivo, per esempio in ambienti con elevata competizione alimentare quali i canili o semplicemente l’arrivo a casa di un nuovo amico può causare in chi c’è già un aumentata ricerca di cibo.
Esistono poi una serie di Patologie più o meno gravi che possono causare Polifagia.
Le più comuni sono probabilmente il Diabete Mellito, l’Ipertiroidismo, l’Iperadrenocorticismo, l’Insufficienza del Pancreas Esocrino e l’Enterite Linfoplasmocitaria. In questi casi pur essendo in presenza di Patologie mediamente gravi esistono terapie sempre più mirate ed efficaci che permettono ai nostri amici a quattro zampe una vita quasi normale.
Purtroppo in alcuni casi la Polifagia altro non è che un sintomo di patologie ben più gravi quali Neoplasie Cerebrali, Neoplasie Intestinali ed Insulinomi. In questi casi nonostante la Medicina Veterinaria stia facendo passi da gigante la prognosi per il paziente rimane infausta.
Per concludere in presenza di Polifagia l’iter diagnostico adeguato prevede per prima cosa un anamnesi accurata per escludere le forme di tipo compulsivo. Successivamente, escluse le forme comportamentali, si dovrebbe procedere con un esame del sangue per escludere forme di Diabete, Ipertiroidismo e Iperadrenocorticismo e se necessario con esami Ecografici e Radiografici per le patologie Pancreatiche ed Intestinali.
Il consiglio come sempre è di rivolgervi al vostro Veterinario.
Dottor Carlo Bolla
veterinario@vanitypets.it