Gli animali possono rappresentare vere e proprie sentinelle per eventi che potrebbero avere ripercussioni e compromissioni anche sulla salute umana, soprattutto riguardo a contaminanti ambientali. Soprattutto gli animali da compagnia, condividendo lo stesso ambiente dell’uomo, hanno un minore tempo di latenza per molte patologie legate all’inquinamento ambientale. Possono perciò rappresentare un indicatore di possibili problemi sanitari umani.
Per registrare scientificamente i dati sui tumori dei nostri amici a 4 zampe e analizzarli, è stato istituito il Registro tumori animali, un progetto pilota dell’Azienda Sanitaria regionale ASReM per le attività di sorveglianza epidemiologica, che può avvalersi dell’importante patrocinio dell’Università di Federico II di Napoli – con la quale l’ASReM ha stipulato un protocollo per attività di collaborazione scientifica e/o di supporto diagnostico – e dell’interessamento dello Sbarro Institute della Temple university di Philadelphia, istituto di ricerca sul cancro e la medicina molecolare, diretto dal prof. Antonio Giordano.
Il professor Giordano è impegnato dal 2000 in uno studio su modelli animali tendente a testare come alcuni oncosoppressori possano essere impiegati nella terapia genica del tumore al polmone. Negli ultimi anni, il suo impegno si è focalizzato soprattutto sulla divulgazione delle relazioni tra rischio ambientale e genesi delle neoplasie. Tra l’altro, il professor Giordano è anche noto per essere in prima fila negli studi sulla terra dei fuochi in Campania.
L’attivazione del registro tumori animali rappresenta una considerevole novità regionale per realizzare politiche sanitarie di oncologia comparata, fatte tramite il Dipartimento di Prevenzione aziendale con l’implementazione di strumenti che facilitano l’integrazione tra i servizi ambientali e sanitari sul territorio secondo il modello della “Salute in tutte le politiche”. Il progetto vedrà il coinvolgimento dei medici veterinari dell’ASReM, dei liberi professionisti e degli Ordini molisani dei veterinari. La letteratura scientifica e gli studi sulle neoplasie spontanee degli animali domestici evidenziano analogie con i corrispondenti tumori umani. Ad esempio, il carcinoma mammario nel cane e nel gatto è stato studiato come modello per la stadiazione, prognosi e terapia dell’analoga patologia nella donna.
In tale ottica, il registro è stato immaginato per avere gradi d’interoperabilità funzionale con il Registro Tumori regionale, che la Regione Molise ha da poco definito anche negli aspetti regolamentari.
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