Una nuova conquista contro i test sugli animali arriva da San Paolo in Brasile: è stata ufficialmente vietata la sperimentazione sui quattro zampe per la ricerca cosmetica. Il divieto, annunciato dal governatore Geraldo Alckmin il 23 gennaio 2014, è frutto di un’indagine governativa che ha visto l’amministrazione confrontarsi con attivisti, scienziati, veterinari e rappresentati delle industrie cosmetiche.
Dopo aver ascoltato tutte le parti in causa, i rappresentati del governo hanno deciso di votare contro la sperimentazione sugli animali e di punire i trasgressori con multe di 435.000 dollari per ogni animale seviziato. I recidivi potrebbero vedersi recapitare multe raddoppiate e la chiusura della propria azienda.
Una grande conquista per i diritti degli animali nata da alcune iniziative di attivisti brasiliani che lo scorso anno hanno invaso i laboratori dell’Istituto Royal liberando 200 Beagle e mostrando ai cittadini le atrocità compiute in quel luogo. Denunce che hanno colpito molto l’opinione pubblica che ha chiesto a gran voce la chiusura del centro di ricerca e l’avvio di una legislazione in grado di vietare queste torture.
Il Brasile tra l’altro è uno dei maggiori esportatori di cosmetici al mondo e secondo gli antivivisezionisti brasiliani la nuova legge è una conseguenza del divieto imposto nel 2013 dall’Unione Europea all’importazione di prodotti di bellezza testati su animali.
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