La battaglia di Battistini contro i cani alle catene

davide battistini

Davide Battistini è al suo 65esimo giorno di sciopero della fame. Ha perso circa 16 chili per riuscire a far applicare in Emilia Romagna la legge che vieta di tenere i cani alla catena.

Una pratica ancora diffusa tra chi utilizza i cani da lavoro o da guardia, che però è considerata dagli animalisti al pari di una tortura. E Davide combatte da tre anni perché vengano perseguiti i proprietari che non si fanno scrupoli pur di mantenere intonso il loro giardino, privando i cani della libertà.
“Precisamente la mia battaglia è iniziata nel gennaio del 2013. Allora cominciai il primo sciopero della fame per ottenere una legge che vietasse ai proprietari di tenere i cani alla catena. Persi anche allora 15 chili e ottenni ascolto dalle istituzioni solo quando minacciai di smettere anche di bere”.

La Regione Emilia promise una legge e la varò a marzo dello scorso anno, ma non è stata mai applicata.
Considero quella legge una presa in giro. Nel testo mancano dei passaggi fondamentali per renderla “operativa”. Non si specifica, per esempio, quale deve essere la grandezza minima del recinto che dovrebbe servire a limitare i movimenti di fido in giardino, permettendogli di muoversi in libertà. Senza questa definizione la legge non si può applicare. Nel testo hanno introdotto anche dei tempi tecnici per informare i cittadini del cambiamento prima di procedere con i controlli. Sono passati prima sei mesi e nessuno proprietario di cani è stato avvisato e adesso è passato quasi un anno e nulla è cambiato. E’ una legge fuffa, fatta in un momento politicamente strategico, con la precisa volontà di ingannare me e le 13 mila persone che avevano sottoscritto la mia petizione”.

Da qui la decisione di riprendere lo sciopero della fame, finché la legge non sarà modificata e fatta rispettare.
Fino a che non avrò ottenuto il mio scopo non mollerò. Mi dispiace per i miei famigliari, mia mamma e mia sorella, che mi vedono soffrire, ma sono molto determinato”.

Davide non mangia da due mesi e il suo fisico è molto debilitato. I medici gli hanno diagnosticato una sofferenza poliorganica. Tutto il suo corpo soffre tranne il cuore, un cuore grande che batte solo per gli animali, compresi i suoi. Ho 6 cani e 8 gatti. Siamo una grande famiglia, di acciaccati in questo momento. I miei animali arrivano tutti dai canili e dai rifugi e sono per lo più anziani, che nessuno avrebbe mai adottato. Vivono tutti insieme in giardino e la sera dormono in casa con me. Non sul lettone però. Ho provato a tenerli in camera per un inverno ma avevo iniziato a passare le notti in dormiveglia come loro e a sobbalzare ad ogni rumore, quindi abbiamo deciso di dormire in stanze separate. Mi prendo cura di loro per regalargli un po’ di calore famigliare, anche se adesso è diventato sempre più difficile stargli dietro. Ho dolori forti alla schiena e non riesco a stare in piedi più di qualche ora al mattino”.

Per condividere la battaglia di Davide e sottoscrivere la sua petizione cliccate qui. Per restare aggiornati sul suo stato di salute e sulla sua protesta potete seguirlo sul blog ScatenareDiritti.

valentina@vanitypets.it

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