Le carceri americane sono sempre più pet friendly. Dalla pet therapy, all’educazione cinofila dei detenuti con cani dei rifugi, e ora offrono anche servizi di toelettatura e dog sitting.
L’idea di base era quella di far incontrare cani sfortunati, sottratti a canili, con carcerati con storie difficili alle spalle. Dal 1981 (hanno in cui è stato lanciato il progetto) ad oggi, sono moltissimi i cani che vivono una vita più serena nelle prigioni americane, offrendo sollievo anche ai detenuti, soprattutto donne, che si occupano di loro accudendoli e addestrandoli.
Ma c’è chi si è spinto oltre. Il carcere di Gig Harbor riesce ad offrire servizi di toelettatura e dog sitting all’esterno: per la cifra competitiva di 25/80 dollari, i detenuti fanno il bagno, addestrano e curano i cani. Il prezzo talmente basso e la qualità eccellente del servizio, lo hanno reso talmente famoso che c’è una lista d’attesa di due anni per usufruirne.
E arriva sempre da Gig Harbor la storia di Pax, un esuberante Golden Retriever, cacciato da un carcere del Wisconsin dove era stato definito incorreggibile, che nella struttura penitenziaria ha trovato la sua anima gemella, una condannata per omicidio che lo ha rimesso sulla giusta strada e gli ha consentito di divenire un cane di sostegno per i disabili.
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