Sei anni sono moltissimo tempo, quasi metà della vita per un cane: ma quando si tratta di legami profondi non contano nulla, non sono sufficienti per cancellare un ricordo indelebile. Questo è il tempo che Maisy, la piccola Beagle della famiglia americana Helland ha passato lontano da casa, fino a settimana scorsa quando è stata ritrovata e ha potuto essere riabbracciata dai padroni emozionati e increduli.
Quando Parker, il piccolo di casa, aveva solo 4 anni, Maisy si perse nel bosco e non tornò più indietro. “Iniziammo a cercarla ovunque, attaccando volantini per la città, ma nulla. È stato come perdere un membro della famiglia. Io pregavo ogni giorno Dio di rimandarcela indietro. Mi mancava terribilmente e mi domandavo se l’avrei mai più rivista”.
Il pensiero di Maisy è sempre rimasto con la famiglia in tutti questi anni, nonostante il trasferimento in una nuova città e l’adozione di un altro Beagle, Cooper, che però non ha mai preso il posto della cagnolina scomparsa.
Qualche giorno fa la famiglia Helland ha ricevuto la telefonata più inaspettata e sconvolgente della loro vita: non solo Maisy era viva ma stava aspettando in un canile di essere recuperata. Maisy aveva il microchip, un dispositivo grande come chicco di riso dietro l’orecchio ma di fondamentele importanza, che ha permesso di identificare l’animale e di rintracciare i padroni, che avevano anche aggiornato l’anagrafe canina con il loro nuovo indirizzo, così da essere facilmente reperibili.
“Siamo andati tutti insieme a prenderla al canile, era un momento che nessuno di noi voleva perdersi – racconta April Helland – Quando l’ho vista la prima reazione è stata di incredulità: sarà veramente lei? Non è un errore? Poi imporvvisamente tutto è scivolato via, questi sei anni sono d’un tratto spariti e sono stata sopraffatta da un’emozione grandissima”.
Maisy è stata indubbiamente curata durante tutto questo periodo, probabilmente ha vissuto con altri padroni che se ne sono occupati. Ma ora, ormai dodicenne, nella parte finale della sua vita, si è ricongiunta con la famiglia che per prima l’ha accudita e amata.
Il centro di recupero animali smarriti che l’ha salvata ci tiene a sottolineare l’importanza del micrpochip e dell’aggiornamento dei propri dati all’anagrafe canina per essere sempre reperibili. È inoltre importante ricordare che quando si trova un cane smarrito bisogna sempre portarlo da un veterinario per permetterne il riconoscimento, prima di portarlo a casa propria. I Microchip sono un dispositivo fondamentale che hanno permesso di ricongiunere i membri a quattro zampe smarriti di migliaia di famiglie.
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