Stessi sintomi e stesse malattie. E così anche per i cani è boom di allergie proprio come accade per l’uomo. Se Fido si gratta con insistenza, si mordicchia il pelo, scuote la testa o si strofina quasi per certo soffre di prurito, un disturbo che colpisce moltissimi animali e per lo più riconducibile allo sviluppo di allergie, sempre più frequenti anche per gli amici a quattro zampe, soprattutto se vivono in città.
Colpa della vita in appartamento: proprio come gli uomini, i cani che vivono in città sono più allergici di quelli di campagna. L’acaro della polvere di casa in giardino non si incontra, e il riscaldamento invernale permette alle pulci di sopravvivere in casa. Anche l’eccessiva pulizia fa sì che, come nei bambini, il sistema immunitario del cane non sia esposto a batteri e non sviluppi una buona resistenza alle allergie.
In soccorso di animali e padroni arriva però PruritoMetro, una nuova app dedicata agli amici pelosi in grado di monitorare e misurare il prurito in modo esatto e inviare i valori registrati al veterinario di fiducia, in modo da studiare la cura più efficace o correggere in corsa la terapia.
“Il prurito dal punto di vista dermatologico è diffusissimo– spiega Chiara Noli, medico veterinario, specialista europea in dermatologia veterinaria – Circa il 30% dei cani ha problemi dermatologici e tra questi il 70-80% soffre di pruriti e allergie. Per lo più si tratta di allergia alle pulci, allergia alimentare o all’ambiente esterno, quindi ai pollini o agli acari della polvere di casa. Il problema è che i cani che sviluppano allergie non guariscono più, per cui è importante trovare una strategia per permettere a cane e padrone di conviverci conservando una buona qualità della vita”.
PruritoMetro, la app ideata e sviluppata da Innovet, già disponibile gratuitamente sugli store di Apple e Google, consente di misurare il livello di prurito del cane e di scoprirne i diversi sintomi. Permette inoltre di conservare nel tempo le misurazioni e di inviarle al veterinario.
“Il prurito ha un grosso impatto sulla qualità della vita del cane e delle persone- spiega l’esperta- i cani che presentano prurito si grattano, si procurano ferite, le lesioni possono emanare cattivo odore, per questo è importante monitorare i livelli del prurito nel corso della terapia. Ed è utile anche per il veterinario, che può valutare l’andamento della terapia ed eventualmente modificarla nel tempo, in base alle necessità del singolo animale. Infatti ogni situazione è a sé e si interviene in modo diverso, con vaccini o farmaci per bocca o per iniezione che attenuano temporaneamente il prurito. Il trattamento deve essere però continuo, sono terapie per tutta la vita”.
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