Come molti comportamenti, l’aggressività dei cani deriva da una combinazione di natura e cultura. Le esperienze fatte in giovane età possono far scaturire l’aggressività nei cani adulti, ma il loro carattere – nel quale giocano un ruolo gli ormoni – può fare lo stesso. Evan MacLean, psicologo e antropologo della University of Arizona, ha voluto andare a fondo alla questione.
In un nuovo studio pubblicato su Frontiers in Psychology, MacLean e i suoi colleghi mostrano come i livelli degli ormoni ossitocina e vasopressina possano influenzare i comportamenti sociali e l’aggressività nei cani. Lo hanno fatto mettendo a confronto ed analizzando i livelli ormonali di cani “buoni” per indole, quelli da assistenza, e cani che invece avevano mostrato problemi di aggressività.
Nei cani da assistenza, selezionati proprio per il loro temperamento tranquillo, i livelli di ossitocina nel sangue sono risultati molto più elevati rispetto a quelli di un qualsiasi cagnolino di famiglia. Nei cani che mostrano più aggressività verso altri cani, invece, a spiccare sono stati i livelli di vasopressina.
Alti livelli di testosterone erano già stati proposti dai ricercatori come possibili responsabili dell’aggressività, ma nulla prova scientificamente che i cani maschi castrati siano meno aggressivi di quelli non castrati.
“Prima di poter lavorare sull’aggressività abbiamo bisogno di capirne le basi biologiche. Nessuno prima d’ora aveva preso in considerazione questi ormoni – ha commenta Sue Carter, biologa del Kinsey Institute alla Indiana University e co-autrice della ricerca, che studia questi ormoni da decenni – È il primo studio ad aver monitorato la vasopressina e l’aggressività nei cani, un lavoro che apre la strada a nuove opportunità per i trattamenti, ma bisogna essere cauti, perché non è ancora chiaro se sia la vasopressina a causare l’aggressività o se sia l’aggressività a provocarne il rilascio”.
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