Cibo per cani e gatti: quanto ne sanno davvero gli italiani?

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Royal Canin ha commissionato una ricerca quantitativa alla società di ricerche e tendenze di mercato Squadrati sullapproccio dei proprietari italiani di cani e gatti allalimentazione dei loro amici a 4 zampe e sulla conoscenza delle nuove tendenze alimentari per pet. Il risultato è che, nonostante l’attenzione sempre più crescente, ci sono ancora molti falsi miti da sfatare.

L’attenzione dei proprietari all’alimentazione di cani e gatti
Il 96% degli intervistati si definisce attento allalimentazione del proprio cane o gatto. Tra i molto attenti spiccano i proprietari di cani (47% vs 37% dei proprietari di gatti) e chi ha un cucciolo o un gattino con meno di un anno (54% vs 42% della media campionaria).
Anche il comportamento dichiarato conferma questa predisposizione allattenzione nei confronti dell’alimentazione del pet. Il Medico Veterinario è la principale fonte per consigli e informazioni (55%), soprattutto al crescere dell’età dell’animale, seguono i punti vendita specializzati (38%) e la ricerca sul web (34%).

La ricerca di informazioni riguardano in particolare il tipo di alimento più adatto per le esigenze dell’amico a 4 zampe (52%), il razionamento e la frequenza del pasto (44%), quali ingredienti sono presenti nel cibo industriale (34%), la dieta da seguire per una specifica patologia (25%), l’alimentazione da seguire per uno specifico stile di vita (23%), informazioni su uno specifico brand (22%) e l’alimento più adatto per una razza specifica (21%).

Approccio all’alimentazione industriale
Sono soprattutto i proprietari di gatti a prediligere un’alimentazione esclusivamente industriale (52% vs 41% dei proprietari di cani), in particolare i proprietari di gatti con oltre 12 anni di età (54%). Il 49% degli intervistati ha invece dichiarato di utilizzare indifferentemente sia l’alimentazione casalinga sia quella industriale. Solo il 5% ha affermato di far seguire al proprio amico a 4 zampe una dieta prettamente casalinga.

8 intervistati su 10 hanno dichiarato di leggere attentamente le etichette degli ingredienti prima di acquistare un prodotto e di essere consapevoli che non tutti i cibi per cani e gatti sono uguali. Il 48% degli intervistati è consapevole che gli alimenti industriali per cani e gatti non contengono scarti e materie prime di bassa qualità. Mentre, il 57% è informato sul fatto che la carne disidrata non ha meno proprietà nutritive rispetto alla carne fresca. Inoltre, il 54% degli intervistati si è dichiarato in disaccordo rispetto all’idea che la carne fresca sia più salutare rispetto alla carne disidratata.
Tuttavia il 60% è convinto che il cibo industriale contenga additivi che creano assuefazione e il 44% che il mais sia privo di valori nutritivi per cani e gatti e che venga utilizzato solo come riempitivo.
Le motivazioni principali che spingono i proprietari di cani e gatti a scegliere un alimento industriale rispetto ad un altro sono la qualità del prodotto, seguita dalla marca e dal prezzo.

Atteggiamento nei confronti delle nuove tendenze alimentari
(dieta BARF, alimentazione gluten free e alimentazione vegana)
Le nuove tendenze alimentari sono prerogativa di una élite con una conoscenza maggiore dei trend diffusi anche nellalimentazione umana (30% conosce bene la dieta vegana ed il 15% quella gluten free). Mentre, solo il 10% dei proprietari di cani e gatti è ben informato sulla dieta BARF.
Tra i conoscitori dellalimentazione gluten free spiccano soprattutto i proprietari di cani e gatti oltre i 12 anni. Il canale principale utilizzato per conoscere le nuove tendenze alimentari è internet (49%), seguito dal passaparola tra amici e conoscenti (23%). Il 22% dei proprietari di cani e gatti si informano sulle nuove tendenze alimentari direttamente dal Medico Veterinario. In generale però la propensione ad adottare queste tendenze alimentari è scarsa.

Dieta Vegana
Il 77% non darebbe una dieta vegana al proprio cane o gatto. La principale motivazione addotta dagli intervistati è che viene considerata incompleta, soprattutto dai proprietari di cani (41% vs 36% dei proprietari di gatti). Anche se sono maggiormente i proprietari di gatti a sottolineare limportanza della carne nellalimentazione del proprio amico a 4 zampe (36% vs 31% dei cani).
Il 23% di chi conosce lalimentazione vegana la sceglierebbe per il proprio pet. Principalmente questo tipo di alimentazione verrebbe imposta al proprio cane o gatto nella convinzione che sia una dieta salutare e che rispetta gli altri animali.

Dieta senza glutine
Tra i conoscitori invece della dieta gluten free i meno propensi ad adottare questo tipo di alimentazione sono i proprietari di cani e gatti tra i 7 e i 12 anni (64%) e di animali oltre i 12 anni (69%). Le motivazioni principali per cui i proprietari non si fiderebbero dellalimentazione gluten free sono la percezione che non sia una dieta completa (29%) e la convinzione che l’allergia al glutine sia solo un problema umano (20%).
Il 45% degli intervistati darebbe un’alimentazione senza glutine al proprio amico a 4 zampe principalmente per paura di allergie (45% dei proprietari di cani e il 35% dei proprietari di gatti) e la convinzione che il glutine non esista nella dieta naturale del pet (23% dei proprietari di cani e il 25% dei proprietari di gatti).

Dieta BARF
Anche per quanto riguarda la dieta BARF i meno predisposti ad adottare questo tipo di alimentazione sono i proprietari di animali tra i 7 e i 12 anni (78%) e di animali con oltre 12 anni (85%). Laspetto nutrizionale è il motivo principale per cui gli intervistati non darebbero al proprio amico a 4 zampe lalimentazione BARF: essa viene percepita carente di alcuni alimenti e incompleta da un punto di vista nutrizionale. I proprietari di cani inoltre adducono come ulteriore motivazione la convinzione che la carne cruda faccia male al cane.
Tra il 23% di chi adotterebbe la dieta BARF emergono i proprietari di gatti (26% vs 22% dei proprietari di cani). I proprietari di gatti utilizzerebbero principalmente la dieta BARF perché rispetta la natura carnivora del gatto (25%) mentre i proprietari di cani prediligono laspetto funzionale di questa dieta: 17% lo considera un pasto completo, il 17% la preferisce perché può essere certo della provenienza degli alimenti, il 15% la reputa unalimentazione priva di additivi, mentre il 14% la considera una dieta digeribile.

redazione@vanitypets.it