Come riconoscere il pet food di qualità e sostenibile? Agras Pet Foods ha steso cinque regole per una scelta più consapevole, illustrate dalla dottoressa Antonella Luccardi, Responsabile Assicurazione e Controllo Qualità di Agras Pet Foods.
Il mercato del pet food, negli ultimi anni, ha conosciuto un vero e proprio boom: il giro d’affari dei prodotti per l’alimentazione di cani e gatti, nel 2015, ha raggiunto quota 1.914 milioni di euro, con una crescita del 4,1% rispetto all’anno precedente. In un mercato che vede un’offerta in grande sviluppo, tuttavia, è sempre più complesso orientarsi e capire come distinguere gli alimenti che offrono le migliori garanzie di qualità e rispetto per l’ambiente.
Esistono però alcune semplici regole da seguire per scegliere in maniera consapevole:
1) Pollo e tonno sono tra le fonti di proteine animali più sostenibili
Carne e pesce sono fondamentali per l’alimentazione di cani e gatti, perché forniscono proteine facilmente assimilabili ed essenziali per il loro organismo. Dovendo scegliere le carni e il pesce più sostenibili è preferibile, anche per questioni di gradimento, orientarsi su pollo e tonno. Attenzione, però: se per il pollo non esistono problemi di disponibilità, per il tonno alcune varietà sono a rischio conservazione a causa della pesca eccessiva. Per questo motivo è bene verificare sulla confezione se il tonno contenuto nel prodotto appartiene ad una specie non sovrasfruttata, come la maggior parte delle varietà denominate “tonnetto”. Con questo termine si indicano infatti delle specie ben precise e non, come si potrebbe pensare di primo acchito, dei soggetti giovani che non hanno ancora raggiunto la maturità riproduttiva, presupposto indispensabile per il mantenimento della specie.
2) Gli alimenti naturali sono da preferire
Tra tutti i mangimi per cani e gatti, quelli appartenenti alla categoria dei “naturali” offrono le più ampie garanzie di qualità e di sicurezza per il nostro quattrozampe. Questo tipo di alimento, di cui Agras Pet Foods è stata pioniera con il marchio Schesir, prevede l’impiego di materie prime della stessa qualità di quelle utilizzate per il consumo umano. Ingredienti di prima scelta, perciò, non scarti. Lo stesso livello qualitativo è richiesto per le modalità di cottura, sterilizzazione e preparazione, che esclude l’uso di coloranti e conservanti. In questo modo si riduce il rischio che insorgano allergie e intolleranze alimentari, sempre più frequenti nei cani e nei gatti di casa.
3) Attenzione all’ordine degli ingredienti riportati sull’etichetta
Leggere le etichette del pet food non è facile perché le indicazioni contengono obbligatoriamente termini tecnici e legali che risultano poco comprensibili al consumatore. In generale, tuttavia, è molto importante verificare la quantità di carne o pesce contenuta in percentuale sul totale della composizione. Sulle etichette gli ingredienti sono riportati in ordine decrescente: quindi per primi nell’elenco della composizione ci sono sempre gli ingredienti contenuti in quantità maggiori.
4) Meglio se è Cruelty Free
La presenza di un logo o della dicitura Cruelty Free sulle confezioni sta a significare che l’azienda produttrice garantisce che non sono stati condotti test cruenti e invasivi su alcun tipo di animale ai fini della produzione dell’alimento.
5) Alla ricerca di nuovi ingredienti sostenibili
Le aziende del settore più attente alla sostenibilità stanno lavorando per reperire materie prime originali e sempre più eco-sostenibili. Agras Pet Foods, ad esempio, ha recentemente introdotto la quinoa: una coltivazione antica e molto resistente, per cui di solito non sono necessari fertilizzanti chimici, e che può essere ancora lavorata utilizzando soltanto attrezzature meccaniche che stimolano la fertilità del terreno in modo naturale.
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