Anche le spese veterinarie sono detraibili. L’ordinamento italiano consente a chi sopporta spese per la cura dei propri animali domestici di detrarre le stesse dalla dichiarazione dei redditi. ma in misura non superiore al 19% e per una spesa massima pari a 387,34 euro.
Condizione necessaria affinché le spese veterinarie possano essere detratte è che l’animale sia legalmente detenuto a scopo di compagnia o per la pratica sportiva: sarà necessario, pertanto, che l’animale sia segnalato all’anagrafe regionale animali e fornito di microchip, o comunque siano stati rispettati tutti gli obblighi prescritti dalla legge.
Nel modello 730/2017 la spesa deve essere indicata nei righi da E08 a E10 nella sezione 1 del quadro E indicando il codice 29. Nel rigo 28 del prospetto di liquidazione (modello 730-3) deve essere riportata la detrazione spettante calcolata sulla spesa sostenuta al netto della franchigia prevista di € 129,11.
L’Agenzia delle Entrate ha specificato che, al fine della prova delle prestazioni veterinarie, non è necessario obbligatoriamente conservare le fatture relative alle prestazioni professionali del medico veterinario, essendo sufficiente presentare i cosiddetti “scontrini parlanti” (cioè quelli che indicato esattamente la tipologia, la quantità e la natura di ciò che è stato acquistato) che dimostrano l’acquisto dei medicinali.
Tali spese possono essere inserite nella dichiarazione dei redditi 2017, quindi nel modello 730/2017 inerente all’anno di imposta 2016.Non tutte le spese veterinarie sono detraibili, ma soltanto quelle tassativamente previste: le prestazioni professionali del veterinario; l’acquisto di medicinali veterinari debitamente prescritti; le analisi di laboratorio e gli interventi presso le cliniche veterinarie.
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