Sta creando non pochi problemi la commercializzazione di un farmaco specifico per animali nel trattamento dell’epilessia, soprattutto ai padroni di cani di piccola taglia. Oltre al costo spropositato del medicinale, rispetto al suo corrispettivo dedicato agli umani, il Soliphen è sconsigliato nei cani al di sotto dei sei chili. Come fare allora?
Lo ha chiesto l’Anmvi, l’associazione dei medici veterinari, al Ministero della Salute che però non ha dato ancora una risposta ai dubbi dei padroni. Da una parte il Ministero ha giudicato corretta la comunicazione inviata agli associati da Federfarma per avvertire delle ricadute che la commercializzazione di Soliphen 60mg avrà sulla prescrizione in deroga di fenobarbital per uso umano. Ovvero che dalla “data di effettiva commercializzazione di Soliphen, sarà vietata al medico veterinario la prescrizione di farmaci autorizzati per uso umano a base di fenobarbital, a prescindere dalla specie animale e dall’affezione trattata”.
Dal momento in cui Soliphen risulterà disponibile (31 marzo, secondo le ultime comunicazioni del produttore) non sarà più possibile prescrivere in deroga fenobarbital per uso umano. Resta invece senza risposta, almeno al momento, il secondo interrogativo posto questa volta da Federfarma nella lettera al Ministero, ossia che cosa fare in quei casi (cani epilettici di piccola taglia, sotto i sei chili) nei quali l’utilizzo del Soliphen è sconsigliato anche dal foglietto illustrativo?
Un vuoto terapeutico che bisognerà colmare velocemente, per garantire cure mediche anche agli amici a quattro zampe di piccola taglia. Intanto i padroni si sono già attivati per una raccolta firme onlie. Per firmare la petizione clicca qui.
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