Oggi parliamo delle fastidiose e pericolose punture di insetto che spesso riguardano i nostri amici a quattro zampe. Con l’arrivo della stagione calda, oltre alle problematiche legate ai classici parassiti esterni dei nostri cani, sono sempre di più gli interventi dei Veterinari in conseguenza a punture di svariati insetti.
I nostri amici quadrupedi sono molto curiosi e spesso la loro attenzione viene rapita da piccoli insetti, magari semplicemente per osservarli o più spesso per cercare di mangiarli. Principalmente si possono avere punture da Imenotteri quali api, vespe e calabroni, o ustioni da contatto con forme larvali di Lepidotteri, comunemente conosciute come Processionarie.
Le reazioni sono soggettive come nell’uomo. Il cane può semplicemente accusare dolore, arrossamento ed edema nella zona della puntura. Una reazione localizzata, generalmente si risolve in poche ore.
Diverso il discorso nei soggetti che dimostrano una reazione allergica sistemica. Si va dalle difficoltà respiratorie, alla bradicardia, ipotensione, vomito e diarrea. In questo caso l’intervento tempestivo del Veterinario può davvero fare la differenza, lo stato di shock dell’animale può essere fatale.
Ovviamente va da sè che anche se singola, una puntura, se fatta in zone particolari (per esempio in gola cercando di ingoiare l’insetto), può creare gravi conseguenze. Una puntura sulla laringe, anche se localizzata, può portare al soffocamento del soggetto. Per quanto riguarda invece le Processionarie, il problema è dato dalle ustioni che causano al contatto con la loro superficie corporea rivestita di peli urticanti. Il tessuto interessato va incontro a necrosi e può cadere da solo o necessitare di intervento chirurgico per l’asportazione.
Le ustioni possono essere più o meno gravi, e anche in questo caso la sede fa la differenza. Se in bocca le lesioni possono essere gravissime. Si va dalla semplice ustione linguale alla completa necrosi della stessa con conseguente asportazione, se più profonde possono anche non essere compatibili con la vita. Basti pensare che non è inusuale per noi Veterinari subire ustioni alla visita di soggetti venuti a contatto con le processionarie, anche a distanza di ore.
Le problematiche quindi possono essere molteplici e negli ultimi anni sono in notevole aumento, il consiglio che posso dare è di controllare la propria casa e il proprio giardino e cercare di individuare ed eliminare eventuali nidi.
Dott. Carlo Bolla
veterinario@vanitypets.it