Arriva la primavera e gli sbalzi termici e i cambiamenti climatici possono risultare molto insidiosi anche per cani e per gatti. In questo periodo, infatti, si possono risvegliare in particolare diversi disturbi e patologie.
Il consiglio preventivo è quello di sottoporre il vostro animale ad un check-up stagionale dal veterinario di fiducia. Una delle patologie più allarmanti è la filariosi cardiopolmonare del cane, una malattia terribile causata da un verme parassita che viene trasmessa da un cane all’altro attraverso una semplice puntura di zanzara. La filaria si annida nel cuore del cane e nei vasi sanguigni polmonari provocando gravi lesioni (attenzione: le prime uova si schiudono proprio ad inizio primavera!).
Fortunatamente esiste una profilassi semplice, procedete, innanzitutto, con gli esami del sangue: se l’esito è positivo intervenite subito con la terapia che vi prescriverà il veterinario, se negativo potete dar seguito a una normale prevenzione che prevede, in genere, una compressa a cadenza mensile.
L’avvicinarsi della bella stagione porta con sé, inoltre, il proliferare di diversi parassiti interni ed esterni. La verminosi, ad esempio, si diffonde con facilità: basta semplicemente che l’animale lecchi qualcosa di infetto per esserne contagiato. Appena il clima si fa mite rispuntano anche pulci e zecche contro le quali potete utilizzare a scopo preventivo – spray, gocce o collarini antiparassitari.
Anche le allergie possono avere la loro importanza con il fiorire di piante da pollini e graminacee e un aiuto contro questo disturbo potrebbe essere un vero e proprio vaccino. Prestate attenzione: se il vostro animale ne soffre, noterete un’eccessiva lacrimazione degli occhi, dermatiti ma anche qualche starnuto.
Altro consiglio riguarda il manto del vostro animale visto che in primavera ha proprio inizio la muta del pelo. E’ bene quindi spazzolare il cane o gatto con frequenza per lasciare spazio al nuovo pelo. Ultimo suggerimento, ma non meno importante, ricordatevi di alleggerire l’alimentazione: cani e gatti non hanno più bisogno di difendersi dal freddo e quindi l’apporto calorico deve essere inferiore e più naturale possibile.
a cura del Dr. Sergio Canello