Una recente sentenza choc, emanata dalla Corte d’Appello dell’Oregon, negli Stati Uniti, ha sancito il diritto dei vicini di casa a non dover sorbire l’abbaio di un cane, pena l’esportazione delle corde vocali di Fido. Non serve arrivare a questi livelli per far smettere Fido di abbaiare, basta capire cosa ci vuole dire.
I versi che producono i cani – abbaiare, uggiolare, ringhiare, ululare e così via – sono tutti elementi del loro linguaggio e servono per comunicare qualcosa ed esprimere sentimenti. E’ un modo naturale che i cani usano per esprimersi, quindi in linea di massima non dovrebbe creare troppo scalpore il fatto che un cane abbai.
E’ quando le espressioni vocali diventano frequenti e insistenti che dobbiamo preoccuparci, perché probabilmente siamo di fronte ad un problema. La buona notizia però, è che può essere risolto cominciando con l’indagare le cause che portano il cane ad abbaiare e quindi adottare strategie risolutive.
Turid Rugaas, studiosa e ricercatrice cinofila, ha “catalogato” le diverse tipologie di abbaio cronico del cane nel libro “L’abbaio, il suono di un linguaggio”, e individuato alcuni esercizi per contrastarli, che ben vengono in soccorso di padroni e vicini esasperati. Alla base dei suoi metodi c’è il così detto “metodo gentile”, per cui educazione e addestramento sono basati su associazioni positive escludendo quelle negative. In ogni caso, non si dovrebbe mai punire un cane perché abbaia, oltre che insensato perché sta comunicando, è controproducente perché equivale a dare attenzioni e premiare il comportamento.
Secondo la Rugaas, i diversi tipi di abbaio che al momento si conoscono sono:
L’ABBAIO DA ECCITAZIONE
Definito, in base al contesto in cui è il cane, come un abbaio di gola, da stress, di attesa. E’ contraddistinto da un suono ad alta frequenza, un po’ isterico, costante o in serie con piccole pause in cui il cane uggiola. Spesso accompagnato da movimenti di eccitazione come il salto, girare su se stessi e correre. Può presentarsi in diverse situazioni: prima di uscire di casa o al ritorno del padrone, in automobile o alla vista di altri cani. Ciò che potete fare dipende interamente da ciò che genera l’eccitazione e da ciò che sarà meglio per il soggetto in particolare. La cosa migliore è rivolgersi a un educatore professionista.
L’ABBAIO DI AVVERTIMENTO
E’ un’espressione vocale meno frequente rispetto agli altri tipi di abbaio, caratterizzata da un “bau” breve, acuto, che significa “andate via, arriva il nemico”. La procedura che indica la Rugaas in questo caso è semplice: dopo che il cane ha dato l’allarme andate con calma da lui, senza guardarlo o parlargli, posizionatevi davanti al cane, tra lui e il suono o la cosa che ha visto, dandogli le spalle e tenendo le braccia un po’ staccate dal corpo e le mani distese con il palmo rivolto verso il cane. In questo modo state dicendo al cane che assumete voi il controllo della situazione.
L’ABBAIO DI PAURA
L’abbaio ha un timbro alto ed è costituito da una lunga serie. E’ simile a quello di eccitazione, ma si percepisce chiaramente la paura nella voce del cane, La lunga serie di abbaio isterico termina talvolta con un ululato che è una richiesta di aiuto. Ovviamente occorre capire di cosa il cane ha paura: restare a casa solo, rumori improvvisi, comportamenti che reputa minacciosi, temporali… E il training da applicare sarà diverso caso per caso.
L’ABBAIO DI GUARDIA/DIFESA
Ha solitamente una componente di ringhio ed è più breve e profondo di quello da paura. E’ associato a balzi in avanti del cane che si scaglia contro ciò da cui ritiene di doversi difendere, per farlo andare via. In questo caso la prima cosa da fare è evitare di mettere il cane nelle condizioni di doversi difendere o fare la guardia e poi rivolgersi a un professionista per un training ad hoc.
L’ABBAIO APPRESO
E’ facile da riconoscere se si sa cosa cercare: abbaio, pausa, il cane si guarda intorno in cerca di attenzione, abbaio, nuova pausa mentre si guarda in giro. In questo caso bisogna fare due cose: per un certo periodo di tempo fate in modo che il cane non abbia la possibilità di esibire il comportamento e poi iniziate ad esercitarvi in funzione del tipo di abbaio appreso: quando suona il campanello, quando arriva un ospite a casa… seguendo i consigli di un esperto
L’ABBAIO DI FRUSTRAZIONE
Il suono è una sequenza interminabile di abbaio stereotipato, sempre uguale, monotono, ripetuto continuamente che talvolta termina in un ululato e poi riprende. L’effetto nel cane di comportamenti stereotipati come questo è il rilascio di ormoni del piacere che lo fanno stare meglio e gli consentono di affrontare la situazione che lo rende frustrato. La prima cosa da fare è togliere il cane dalla particolare situazione e tenerlo impegnato.
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