L’attività del dog sitter è diventata sempre più popolare soprattutto tra gli studenti o per chi non riesce a trovare un impiego, tanto che alcuni la considerano il lavoro del futuro. Per cercare di garantire un attività tutelata da un punto di vista normativo, il sito Il Tabloid, nella sezione lavoro, ha deciso di fare un po’ di chiarezza, così da poter lavorare in piena tranquillità e senza alcun rischio da un punto di vista fiscale.
Secondo gli esperti, tutelare la propria attività di dog sitter è molto importante per non incappare in sanzioni amministrative o penali per il lavoro svolto in maniera irregolare. Per svolgerla in maniera regolare è quindi necessario aprire una partita IVA e inoltre avere anche un patentino di educazione cinofila.
Sono tantissimi gli enti che rilasciano questo tipo di certificazione, permettendo di svolgere un attività in piena regola, soprattutto avendo competenza su quelli che sono i metodi di educazione, assistenza e cura dell’animale domestico, nonché la conoscenza di tutte le strumentazioni e attrezzature che è possibile utilizzare con gli animali.
Sempre secondo il sito, è anche importante inquadrare la collaborazione che può essere fatta in maniera diretta attraverso un contratto oppure un incarico diretto che può essere affidato a coloro che sono in
possesso del requisito necessario, ovvero avere il patentino emesso dalle unità cinofile competenti.
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