Niente riduzione Iva sulle cure veterinarie, solo sui farmaci per Fido

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E’ stata pubblicata la risposta della Commissione Europea all’interrogazione del deputato Angelo Ciocca, che si era fatto interprete di un dubbio sulle competenze fiscali sollevato da ANMVI, e aveva chiesto se fosse preclusa agli Stati Membri la possibilità di abbassare le aliquote IVA sulle prestazioni veterinarie.

Le prestazioni veterinarie non sono fra quelle espressamente esentate dalla normativa europea sull’IVA e non figurano fra le categorie che possono beneficiare dell’aliquota ridotta. La risposta della Commissione Europea all’interrogazione dell’europarlamentare Angelo Ciocca non è che un’asettica lettura della Direttiva IVA, tal quale a se stessa dal 2006.

Il quesito era stato sollevato dopo che la Commissione Politiche Europee del Senato aveva dichiarato incompatibili con l’ordinamento comunitario alcuni emendamenti per ridurre il carico fiscale sulle cure veterinarie agli animali da compagnia, sia attraverso proposte di esenzione che di riduzione dell’imposta sulle cure veterinarie.

La risposta della Commissione Europea, arrivata il 18 ottobre scorso e ora pubblicata, si rifà ad una sentenza della Corte di Giustizia Europea, in base alla quale, ai fini IVA, le prestazioni veterinarie non rientrano fra i “servizi medici” e le “cure mediche” esentabili.

Riguardo all’esenzione, la Corte di Giustizia osserva tuttavia che la nozione di “cure mediche” “non deve essere interpretata in maniera particolarmente restrittiva”, in quanto l’esenzione “è destinata a garantire che il beneficio di tali cure non divenga inaccessibile a causa dell’aumento dei costi”. Un rilielvo che l’algida risposta di Bruxelles non considera.

Quanto alla riduzione delle aliquote, avendo come benchmark europeo di riferimento l’aliquota del 15% per l’IVA ordinaria (“normale”), la Commissione spiega che gli Stati Membri possono ben derogare da questa soglia, individuando cioè aliquote al di sotto del 15%, ma che le prestazioni veterinarie non rientrano fra le categorie di servizi che possono passare allo scaglione “agevolato” (ridotto).

Resta fermo che i prodotti farmaceutici utilizzati per i trattamenti veterinari rientrano fra le categorie che possono beneficiare, in deroga all’Imposta ordinaria, di una aliquota ridotta.

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