Una nuova ricerca dimostra che i cuccioli reagiscono alla vocina che si usa quando si parla coi bambini, diversamente dai cani adulti. Il retaggio comunicativo che gli umani riservano ai loro simili che non sono ancora in grado di esprimersi, vale quindi anche per i cuccioli di cane.
Secondo un articolo pubblicato dalla Royal Society e frutto di un’attenta ricerca in cui sono stati coinvolti 40 cani, solo i cuccioli si sono dimostrari reattivi allo stimolo del discorso diretto uomo-cucciolo.
Per capirlo hanno fatto registrare ad un gruppo di donne lo stesso messaggi che suonava tipo: “Ciao Ciao piccolo! Chi è un bravo ragazzo? Vieni qui! bravo ragazzo! Sì! Vieni qui cucciolotto dolce! Che bravo ragazzo”. Lo sdolcinato audio è stato poi fatto ascoltare ai cani, senza il contatto diretto con le persone che avrebbe comportato una serie di variabili troppo complesse da estrapolare dall’analisi.
I ricercatori hanno osservato che i cuccioli rispondono al discorso guardando l’altoparlante, si avvicinano o semplicemente reagiscono più rapidamente rispetto ai cani adulti che al contrario, sembrano ignorare il discorso almeno quando la voce è di una persona sconosciuta.
Nicolas Mathevon, che ha guidato la ricerca, sostiene di aver così dimostrato che i cuccioli sono sensibili al discorso diretto oltre che a quello normale. Inoltre, i ricercatori hanno scoperto che le persone coinvolte nello studio hanno utilizzato un tono di voce più acuto davanti alle foto di cuccioli, indicando che usano questo tipo di modello di comunicazione per coinvolgere l’interazione con un ascoltatore non parlare, un neonato come un cane.
D’ora in avanti quindi potrete sentirvi meno stupidi se vi ritrovate a parlare con un cane come se fosse un bambino. La scieza approva.
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