Per curare la paralisi nei cani, l’ultima frontiera è l’agopuntura

agopuntura cani

Avrete probabilmente sentito parlare di agopuntura per gli esseri umani, ma l’antica terapia cinese sta crescendo in popolarità tra i proprietari di animali domestici anche come un integratore olistico alla cura veterinaria tradizionale.

Nell’agopuntura, dei piccoli aghi vengono inseriti nella pelle degli animali in punti definiti per cercare di alleviare il dolore attraverso la stimolazione della circolazione sanguigna. Nei cani è più comunemente usata per curare i disturbi del dolore muscoloscheletrico e cronico come artrite o problemi gastrointestinali.

L’agopuntura si è iniziata a praticare diversi decenni fa, ma rimane un metodo di terapia alternativa che la maggior parte dei veterinari non utilizza e sono ancora scettici sulla sua reale efficacia. Una teoria mainstream nella ricerca sull’agopuntura sostiene che questo sollievo temporaneo del dolore, deriva dal rilascio di un antidolorifico naturale chiamato adenosina attorno al punto di inserimento.

I più critici sostengono invece che i proprietari vedano nei miglioramenti un trasferimento di un “effetto placebo” all’osservatore. Il veterinario Jin Rishan a Shanghai (video Askanews) è, invece, un grande sostenitore dell’efficacia dell’agopuntura e afferma di aver trattato più di 2 mila animali domestici da quando la clinica è stata aperta nel 2013, e che l’80% degli animali ha visto un miglioramento dopo il trattamento. 

Per quelli vittime di paralisi in particolare, oggi l’agopuntura sarebbe l’ultima frontiera. “E’ difficile per la medicina occidentale trattare la paralisi alle gambe – spiega Jin Rishan, specialista in medicina tradizionale cinese per animali – l’agopuntura funziona bene. Nella maggior parte dei casi gli animali riescono a tenersi in piedi dopo il trattamento”.

Anche l’associazione americana degli ospedali animali (AAHA) ha rilasciato linee guida comuni che hanno indicato l’agopuntura come un “metodo convincente e sicuro per la gestione del dolore” che “deve essere fortemente considerato” come parte di un piano di gestione del dolore per gli animali domestici.

redazione@vanitypets.it