Pillole cinofile: scodinzola, perciò è contento. Non proprio!

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Ci sono cose che non si possono certo annoverare sotto le errate credenze in assoluto, ma che corrispondono più ad una scarsa capacità di osservare e ad una certa superficialità nell’interpretare il linguaggio dei nostri compagni animali.

Lo scodinzolare del cane può essere uno di questi elementi di mal interpretazione del suo linguaggio. Viene troppo spesso congedato con il generale significato di “fare le feste” a qualcuno o qualcosa.

Il linguaggio del cane è molto più complesso di quanto si sia portati a credere, ha una grammatica fatta di posture, movimenti, espressioni, suoni e -ma qui noi ne siamo quasi totalmente esclusi- odori, e le combinazioni di tutti questi in infiniti modi. Lo scodinzolare del cane è solo uno di questi elementi, certo ai nostri occhi uno dei più evidenti, senza dubbio.

Intanto possiamo dire che c’è modo e modo di scodinzolare, per esempio uno scodinzolio rapido con la coda tenuta alta e molto rigida rappresenta uno stato di forte eccitazione del cane mentre un movimento molto ampio e lento della coda tenuta più o meno ad un’altezza media più tendente al basso può indicare una buona disposizione del cane e un sottofondo di emozioni positive. In ogni caso per dare un parere sul significato di un certo segnale è sempre consigliabile osservare il cane nel suo complesso e nel contesto in cui si trova.

Non leggere nella sua interezza il messaggio del cane potrebbe indurci in un drammatico errore e capire l’opposto esatto di quanto il cane stia dicendo veramente. A mio avviso questa errata interpretazione del linguaggio del cane si verifica più di frequente quando si osservano due cani che interagiscono tra loro. “Guarda, gli scodinzola. Vuole fare amicizia!” Più di una volta questa frase si è sentita dire un’attimo prima di un’aggressione di un cane su un altro, fraintendendo totalmente la situazione e i messaggi che i due soggetti si stavano scambiando.

Diciamo, per semplificare, che il movimento della coda corrisponde per lo più ad uno stato emotivo che causa una certa eccitazione. Il tipo di emozione e l’intensità della stessa modificano il significato e il modo di agitare la coda. Possiamo però affermare che quando il cane intende comunicare direttamente con noi è molto bravo a farsi capire infarcendo il messaggio di molteplici segnali per evitare fraintendimenti, spesso aggiungendo mugolii o ringhi, espressioni del muso gioiose (occhi semi chiusi, bocca socchiusa, lingua penzolante) oppure espressioni severe e minacciose (occhi sbarrati, bocca serrata, postura rigida, pelo ritto, ecc.).

In conclusione
In questi brevi articoli si sono toccati argomenti molto diversi tra loro che certamente meriterebbero di essere approfonditi, ma mi auguro che ciò sia servito a far comprendere che non sempre se una cosa è risaputa è per forza vera e che molto spesso quando si parla di animali non si è portati alla riflessione e all’approfondimento, e questo è un vero peccato dato che il mondo degli animali non umani è ricco di cose veramente affascinanti e anche il nostro cane è un mondo meraviglioso da scoprire.

Luca Spennacchio
Socio fondatore e docente della scuola di formazione e consulenza alla Relazione con gli Animali CReA, si occupa della formazione di educatori cinofili e dei volontari che operano all’interno dei canili. Tiene in tutta Italia conferenze e seminari sul tema del rapporto uomo e cane. Esperto nell’utilizzare il  linguaggio creativo della fotografia e del video come veicolo di una corretta cultura del cane. www.scuolacrea.it