Quante volte ci è capitato di vivere un momento di sconforto e di sentirci accolti e compresi dal nostro cane? Quante volte siamo stati felici e abbiamo osservato il nostro cane partecipare al nostro buon umore? Oggi più che in passato i cani sono considerati membri della famiglia e la relazione con questi animali soddisfa i nostri bisogni più profondi: bisogni di sicurezza, di affetto, sociali, di realizzazione, e questo perché il rapporto che lʼuomo ha con gli animali è vissuto principalmente a livello emozionale.
Quello di cui forse non ci accorgiamo è che i cani vivono tutti i nostri aspetti emozionali, che sui cani noi proiettiamo la nostra interiorità, le nostre gioie, i nostri successi, ma anche le nostre paure, i nostri dolori, le nostre aspettative. Questo fa sì che i nostri cani si allineino al nostro umore, ci ricalchino, ci anticipino, quasi ‘ci leggano nel pensiero’, ma ciò comporta anche che essi vengano turbati dai nostri dolori, dalle nostre preoccupazioni, a volte anche a livello molto profondo, fino ad esprimere questo disagio con comportamenti anomali e per noi problematici.
Come allora, in questi casi, un intervento educativo o riabilitativo, può essere veramente efficace? Un intervento efficace non può prescindere dalla relazione tra la persona e il suo cane: deve essere centrato sulla relazione, e deve avere come obiettivo lʼincremento della qualità di questa relazione e delle esperienze vissute insieme dai due soggetti. Questo semplice e importante concetto, in ambito cinofilo è del tutto rivoluzionario, perché significa cambiare un paradigma: il focus dell’intervento non è il cane, bensì la relazione tra il cane e tutto il sistema in cui è inserito.
A tal fine allora anche lʼoperatore che viene chiamato come esperto per una consulenza alla famiglia, lʼistruttore, lʼeducatore cinofilo ad esempio, è importante che sia un esperto dellʼambito cinofilo, con competenze per fornire alla persona strumenti di conoscenza e gestione del cane, ma anche un esperto di comunicazione con la persona, in modo da avere le abilità per aiutare la famiglia e agevolarla nel favorire tutto il potenziale della relazione con il cane.
Non si tratta qui solo di usare dei ‘metodi gentili’, si tratta soprattutto di agevolare un cambiamento nel cane e della sua visione del mondo, ma anche un cambiamento e una presa di consapevolezza dei proprietari. Per le persone significa soprattutto cambiare prospettiva nel modo di vedere il cane, cambiare delle abitudini, mettersi in unʼottica di apprendimento, di conoscenza e di rispetto per la diversità e arricchirsi di questa diversità.
In questʼottica cambia anche il modo di vedere il comportamento sgradito del cane, che da problema può diventare unʼopportunità. Cambiando il nostro modo di vedere, cambiamo il nostro modo di essere, che a sua volta cambia il nostro modo di vedere. Lʼopportunità di crescita, di miglioramento, di scoperta delle nostre risorse che la relazione con il cane ci offre è infinita e spazia dallʼambito emotivo, a quello cognitivo, a quello corporeo, andando a influenzare anche altre sfere delle vita della persona.
Se vuoi che lʼaltro cambi, allora cambia te stesso
Laura Milani
Counselor, Istruttore Cinofilo, Dott.ssa in Scienze Psicologiche. E’ docente presso la Scuola C.Re.A.nella formazione degli operatori di settore, in particolare sulle dinamiche di relazione con il cane e con il proprietario. Si occupa di consulenza e formazione alla relazione con gli animali, in particolare percorsi individuali e di gruppo che promuovono il rapporto con gli animali come opportunità di crescita, esplorazione di sè e sviluppo del proprio potenziale.