Il nuovo progetto fotografico della newyorkese Sophie Gamand si ispira al mondo del pet fashion: modelli a quattro zampe – alcuni con una triste storia alle spalle – sono protagonisti di uno shooting che li vede indossare tre outfits diversi (glamour, talent e casual), mostrando la loro bellezza e personalità.
Una serie che nasce nella brulicante Grande Mela (dove ricordiamo un mese fa si è svolta la Pet Fashion week) e che indaga un altro aspetto del multiforme e bizzarro rapporto che esiste fra cani e padroni. La riflessione della fotografa sorge dall’osservazione di un fenomeno sociale sempre più dilagante negli ultimi anni, specialmente nelle grandi città americane, ma non solo: stiamo parlando delle “mammine di cani” per le quali i loro piccoli quattro zampe sono proprio come dei figli. D’altronde un cagnolino è un ideale compagno di vita: un bambino che non cresce mai, che ti ama incondizionatamente… e che entra nella tua borsa!
Le ‘mammine’ considerano il loro peloso come un individuo vero e proprio, con la sua personalità, il suo carattere, i suoi desideri. Sono disposte a spendere centinaia di dollari per acqustare outfit alla moda firmati dal pet couturier del momento e per poter mostrare il loro ‘bambino’ vestito di tutto punto al prossimo evento di beneficenza a favore dei cani meno fortunati.
Questi cuccioli hanno guardaroba incredibili, tenori di vita sontuosi, la loro pagina Facebook, e tra sfilate, conocorsi e eventi una agenda fittissima. La fotografa Sophie Gamand, che dedica la sua ricerca artistica a indagare i diversi modi in cui un cane viene visto e considerato dal proprio padrone e dalla società (pensiamo alle sue serie più famose come Wet Dog e Dog Vogue), ha realizzato il suo ultimo progetto fotografico proprio ispirandosi al mondo dei concorsi e delle sfilate pet fashion.
Ogni serie che ritrae il cane-modello ha anche un titolo e una breve storia che lo caratterizza, come quella di Chloe, la cagnolina con la passione per il pianoforte, che prima di approdare sul set ha vissuto i primi anni della sua vita in una orribile ‘Puppy Mill’ in condizioni terribili. O come il piccolo Houdini, salvato dalle strade di Harlem, che oggi è un perfetto gentiluomo anche se a volte il richiamo della libertà si fa ancora sentire (e trova sempre un modo di scappare dal suo giardino)… e allora viene ritratto vestito da marinaio sul “Petit Matelot” come un vero viaggiatore che placa la sua sete di spazi aperti.
Per vedere altri ritatti di Dog Pageant e leggere le interessanti storie dei loro protagonisti scoprite la serie completa sul sito ufficiale.
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