“Alcune persone sono scioccate dal fatto che i cani possano indossare degli abiti fashion. Bè, io dico loro: per i cani, che voi insegniate loro a condurre persone cieche, a annusare il cancro, a indossare vestiti o a comporre numeri di emergenza, è la stessa cosa. I cani non sono animali nati per nessuna di queste attività, sono tutti atteggiamenti e comportamenti non insiti nella loro natura. Siamo noi che insegniamo loro qualcosa che non è naturale ma serve solo a soddisfare un desiderio, proposito o bisogno squisitamente umano.”
A parlare è Sophie Gamand, la fotografa newyorkese che vi abbiamo già presentato con la sua famosa serie Dog Vogue. È lei che ci prende per mano in un viaggio alla scoperta di una New York inedita: un brulicare di eventi, mostre, concorsi, feste all’insegna di pets sempre più glamour and fashion. Un mondo che in Italia non ha (ancora?) lo spazio e l’importanza che la Grande Mela invece gli ha riservato.
A New York ci sono infatti numerose iniziative che vedono padroni e amanti dei cani organizzare eventi benefici per aiutare canili, associazioni o animali in difficoltà. Si traveste il proprio cane secondo il tema della serata… e si esce a divertirsi!
“Il mio primo Puppy Prom è stato un evento benefico a sostegno di un canile nel quale i cuccioli venivano single o a coppie con i loro bouquet in coordinato… a-do-ra-bi-li!”
“Senior Soiree, è stata una serata per cani vestiti in abito da sera e smoking, dedicata in particolare ai senior dogs, che sono molto più difficili da adottare, a causa dell’età e delle condizioni precarie di salute. Ho allestito un piccolo set durante la festa e le persone pagavano le foto dei loro eleganti cagnolini. Ho realizzato io stessa il volantino della serata usando un modello d’eccezione, Pirata, un cane ‘sato’ (randagio, in spagnolo) salvato dal nostro progetto col quale ci impegniamo a salvare cani di Puerto Rico, curarli, portarli a NY e affidarli alle cure di una famiglia”.
“Anche se molta gente lo considera un eccesso negativo, io credo che non ci sia nulla di male a travestire i propri cani: li rende felici vedere i propri padroni felici, e inoltre andare a un dog party è un modo per passare del tempo assieme al proprio pet, che si sente al centro dell’attenzione e non può che essere soddisfatto!”.
“Per il mio lavoro e la mia ricerca partecipo spesso a eventi fashion per cani, e noto sempre con stupore come molte donne considerino il loro cane come un bambino. È una fenomeno sempre più frequente: non hanno una loro famiglia e il loro cucciolo è tutto. Vanno ovunque col loro ‘bimbo’ e tutta la loro vita sociale gira attorno a lui. I cani in questo caso hanno preso il posto di esseri umani. Forse perché la vita qui a New York può essere difficile, si fa fatica a trovare un compagno, ci si sente isolati e soli, e si finisce col trasferire questi bisogni sul proprio cane, che col suo amore incondizionato offre una soluzione estremamente più facile. È un compagno perfetto, e un bambino che non cresce mai….”
F.B
federica@vanitypets.it
English version
“Sometimes people tell me how shocked they are by dogs wearing clothes. But I want to tell them: for the dogs, whether you teach them to lead the blind, smell cancer, wear clothes or compose an emergency number, it’s the same thing. Dogs were not meant to look for injured people after an earthquake, or attack a criminal, or wear clothes. Those are not natural tasks for them. Those are tricks that humans taught them. I don’t see any difference. Dogs just want to please humans, and we use that to our advantage all the time”.
Sophie Gamand, the New York photographer we have already introduced you to, from the famous portrait series Dog Vogue, speaks of her passion. She is leading us on a wonderful trip, discovering an unknown side of the Big Apple: parties, shows, events for glamour and fashion dogs. In New York, there is a group of dog owners who gather for charity events. They dress their dogs up for fun and raise money to help shelters and dogs in need.
“The Puppy Prom was a charity event for a dog rescue. It was my first Prom! The doggies came as singles or in couples, with their matching corsages. They were adorable”.
“We created the concept of a Senior Soiree, where the dogs had to come dressed in evening gowns and tuxedos. This particular party was for a group focusing on senior dogs. They are much harder to adopt out because of their age and health issues. I had a studio at the event, people paid to get a photo and the money went to the rescue group. I designed the flyer using a Sato rescue called Pirata as the model”.
“Dog fashion certainly draws the line for some people (I hear people very shocked all the time), but to me it’s more like a trick we teach the dogs. It makes the dogs happy to see their owners happy, and they get to spend time together. The dog is the center of the attention and often loves it. If you think it’s not shocking to teach a dog to lead the blind, then you should not be shocked by dog fashion. To me, it belongs to the same category: we teach something to the dogs, something that is not natural for them, only to fulfill a human purpose, desire, or need”.
“In the fashion world for example, lots of women consider their dogs like a child or a boyfriend. They don’t have families and their dog is everything to them. They go everywhere with the dog, and their social life revolves around the dogs. Dogs have replaced humans in that case. Because people feel isolated in New York and lonely, and it’s difficult for them to find a husband, they turn to dogs. Dogs are easier, they give unconditional love. They are the perfect companion, like a child that never grows…”