L’antica bellezza e la moderna disgrazia dei Levrieri spagnoli

La storia dei cani da caccia spagnoli e della loro sofferenza, testimoniata nelle toccanti immagini di un libro denuncia, creato dal fotografo Martin Usborne.

I Galgo e i Podenco, fotografati con luce naturale, sono ritratti all’interno dei rifugi spagnoli in cui sono ricoverati, in attesa di trovare una famiglia.

La storia del levriero spagnolo affonda le radici nell’antichità: lo troviamo nei dipinti ad olio ritratto in piedi in tutta la sua bellezza ed eleganza al fianco di un nobile, e nell’ancor più famoso incipit del classico della letteratura spagnola Don Chisciotte di Cervantes (“In un paese della Mancia, di cui non voglio fare il nome, viveva or non è molto uno di quei cavalieri che tengono la lancia nella restrelliera, un vecchio scudo, un ossuto ronzino e il levriero da caccia”)

Il fotografo londinese Martin Usborne ha dedicato il suo nuovo progetto proprio a questi affusolati quattro zampe: Where Hunting Dogs Rest racconta quella che lui stesso definisce “la loro caduta in disgrazia”, ovvero il lato più oscuro della storia moderna di questi cani dal sangue blu.

La luce e la composizione drammatica dell’immagine richiamano le opere di Velasquez nel 17esimo secolo, e la citazione non è casuale: è proprio quello periodo che si vuole evocare in queste fotografie, quando i levrieri erano preziosi cani da caccia, dal grande valore economico, e ucciderne uno era un grave crimine.

Oggi invece la situazione è capovolta: ogni anno in Spagna, al termine della stagione della caccia vengono abbandonati o uccisi più di 150 mila levrieri. Where Hunting Dogs Rest letteralmente Dove i levrieri riposano – è un bellissimo libro fotografico che vuole accendere i riflettori su questa drammatica situazione, nella speranza che queste immagini possano trasmettere con tutta la loro potenza la bellezza e la regalità di questi esemplari, in contrasto con l’orrore della loro situazione attuale.

federica@vanitypets.it