A Madrid gli animali non sono più considerati cose. In Italia quando?

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A Madrid si va verso il riconoscimento degli animali come esseri senzienti e non come semplici oggetti. In Italia invece, c’è ancora tanta strada da fare e la Lega Nazionale Difesa del Cane Sta lavorando in Europarlamento per questo.

Il Parlamento spagnolo ha avviato un percorso che segna una svolta. È stato infatti presentato un progetto di legge – che potrà ancora essere soggetto a modifiche – con cui la Spagna va nella direzione di altri Paesi europei come Portogallo, Svizzera, Francia, Austria e Germania, in cui ci sono già leggi che impediscono di considerare gli animali come semplici oggetti.

L’intenzione delle Cortes Generales è di riconoscere finalmente agli animali lo status di “esseri vivi dotati di sensibilità”, in modo da offrire loro maggiori tutele non solo contro i maltrattamenti ma anche nel caso in cui debbano essere inclusi nell’asse ereditario o a assegnati a qualcuno a seguito di un divorzio. In tutti questi casi, infatti, finora si è tenuto solo conto dell’eventuale valore economico dell’animale ma non sarà più così.

“La notizia che la Spagna ha legiferato finalmente per trasformare gli animali dal punto di vista giuridico da ‘cose’, beni mobili, a esseri senzienti, apre uno spiraglio per la tutela del benessere animale non solo a Madrid ma anche a casa nostra – commenta Piera Rosati, Presidente LNDC Animal Protection – La nostra legislazione, infatti, è contraddittoria e ambigua: tratta gli animali come degni di diritti dopo aver fatto propria la normativa europea, ma poi nell’ambito del codice civile continua a considerarli oggetti. Per non parlare del fronte fiscale, per il quale l’animale è un bene di lusso da tassare”.

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