Il Dog show più importante d’America ha appena concluso la sua 138 esima edizione a New York: il concorso annuale organizzato dal Westminster Kennel Club anche quest’anno ha registrato un grande afflusso (più di 2800 cani si sono presentati ai provini) e un grande successo di pubblico, critica e copertura mediatica.
Ce n’è stato davvero per tutti i gusti, e in più quest’anno per la prima volta alle sette categorie della gara (sportivi, mastini, da lavoro, Terrier, Toy, non sportivi e Herding) sono stati ammesse anche le razze miste, oltre all’ingresso della gara di agility.
Kelso è il Border Collie vincitore della First Westminster Masters Agility Championship. Ma il premio più ambito, la ciotola d’argento, la statuetta degi Oscar dei quattro zampe, è stato portato a casa da Sky la volpe terrier.
Per comprendere appieno il valore che questa manifestazione ha per gli appassionati americani, facciamo un salto indietro di 138 anni, in una Manhattan che brulicava di energie, successo, crescita, positività. Siamo nel 1877 e un gruppo di gentiluomini sportivi – che era solito incontrarsi al Westminster Hotel per condividere, sorseggiando un drink, i racconti delle loro battute di caccia con cani addestrati al seguito – decise di formare un Club che venne chiamato come il loro bar favorito, il Westminster Kennel Club.
Fu uno dei membri che un giorno propose di allestire un dog show per poter confrontare i cani in un contesto più ampio rispetto alla loro cerchia. Così venne organizzato il First Annual New York Bench Show of Dogs, che registrò 1201 cani iscritti. Fu un tale successo che venne esteso di un giorno e venne definito dalla stampa dell’epoca un “magnificent triumph for the dogs and for the projectors of the show. We question if on any previous occasion has there ever assembled in this city such a number of people at one time, and representing as much of the culture, wealth and fashion of the town”.
Da allora son passati 138 anni. Il Westminster Kennel Club Dog Show ha superato interruzioni, tempeste, una depressione nazionale, due guerre mondiali e tante altre vicende, diventando il secondo evento sportivo più duraturo del Paese (dopo il Kentucky Derby, che lo supera però solo di un anno).
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