“Chiunque può entrare in contatto con un animale e instaurare con lui una comunicazione profonda. Noi crediamo che le parole, le immagini, le emozioni appartengano solo a noi uomini, invece sono strumenti a disposizione anche dei nostri quattro zampe”.
Ad esprimere questi concetti sicuramente arditi, e vagamente new-age, è Amelia Kinkade, attrice e ballerina americana, famosa soprattutto per la sua capacità di parlare con gli animali, e – a quanto lei afferma – di ricevere anche risposte. Amelia è in grado di parlare con cani e gatti, ma anche cavalli, iguane, pesci, insetti, serpenti.. e non si tratta di proprietà straordinarie, ma di abilità psichiche di cui l’essere umano è dotato per natura. In Italia per presentare il suo libro (edito da EIFIS) e per tenere i suoi seminari, l’abbiamo intervistata per capire meglio come funzionerebbe la comunicazione fra esseri umani e animali.
“Chiunque può imparare ad ascoltare gli animali ma prima di tutto è necessario imparare a controllare i propri pensieri e sentimenti, e per farlo ci sono delle tecniche di meditazione. Bisogna innanzitutto imparare a fare silenzio dentro di noi, eliminare i rumori di sottofondo, il brusio dei pensieri, delle emozioni, delle ossessioni. È come quando si ascolta della musica: non dobbiamo pensare, ma essere rilassati e concentrati sull’informazione che si sta ricevendo. È lo stesso con gli animali, anche loro trasmettono informazioni in continuazione, cercano costantemente di comunicare con le persone le loro emozioni, i loro problemi fisici e psicologici e noi dobbiamo imparare a fare silenzio e ad ascoltare cosa stanno cercando di dirci”.
“Solo quando si libera la mente attraverso la meditazione possiamo concentrarci profondamente su quello che vogliamo trasmettere al nostro animale. Riusciremo a fargli comprendere esattamente quello che vogliamo dire solo quando le parole saranno perfettamente in sintonia con i pensieri, i sentimenti e le energie che emaniamo in quel momento. Se hai paura che il tuo cane morda qualcuno, e sei spaventato, il tuo cane sarà certamente aggressivo perché penserà di doverti proteggere, indipendentemente dal comando che gli stai dando verbalmente in quel momento”.
“Ho capito di avere questo particolare abilità (non è un dono, poiché tutti siamo in grado di farlo!) durante un workshop con dei cani a Los Angeles. La mia prima reazione fu di paura e stupore, mai avrei pensato di saper fare una cosa del genere. Lavoravo come attrice e ballerina quindi ero abituata ad esprimermi senza usare le parole, attraverso il linguaggio del corpo, proprio come fanno gli animali. In quell’occasione per la prima volta si palesò la mia capacità di ricevere una moltitudine di informazioni dai cani: nel corso della mia vita ho sviluppato questa abilità e ho messo a punto una tecnica e ora la insegno ad altre persone”.
“Il miglior modo per entrare in contatto con gli animali è porre loro delle domande: per esempio posso chiedere a un cane di cosa ha paura e poi ascoltare, vedere quale immagine lui mi trasmette. Posso chiedere cosa gli piace fare, chi ama, oppure cosa non va bene, se sta male o dove ha dolore: è proprio questo che insegno alle persone affinché possano avere un canale di comunicazione con i loro animali che gli permetta di ricevere utili e importanti risposte”.
Dunque, gli animali provano emozioni, sono in grado di elaborare pensieri complessi, capiscono il nostro linguaggio e ogni spiegazione che gli diamo (per esempio se sono ansiosi dal veterinario spiegategli cosa sta per succedere e cosa gli farà il medico, secondo la Kinkade questo li rassicurerà e li tranquillizzerà).
Per cercare di comprendere questi concetti è necessario un grande cambio di prospettiva nei loro confronti, rispetto a quello che abbiamo oggi, e che deriva dai concetti che ci insegna la scienza. Ma questo ribaltamento, o ‘apertura’ – ci assicura la Kinkade – ci permetterà di ricevere una quantità di informazioni che nemmeno ci immaginiamo:
“Gli animali mi hanno stupito tante volte: il loro intuito è molto più sviluppato del nostro. Per esempio sono in grado di dirmi quali sono i problemi fisici, di salute o psicologici dei loro padroni. La loro percezione della realtà va ben oltre la nostra. Sanno se non stai bene, se stai per divorziare, se hai problemi sul lavoro: ci conoscono meglio che noi stessi, vivono con noi, ci vedono ogni giorno. Il nostro rapporto con loro non può prescindere da questo scambio molto profondo di emozioni, energie, vibrazioni: sono come delle spugne che assorbono tutto quello che noi emaniamo e buttiamo fuori”.
Conosci gli animali meglio di chiunque altro, parlando dei nostri amici cani, come vedono loro il mondo? Quali sono le loro priorità e i loro bisogni più profondi?
“In generale posso dire che vogliono tanta compagnia, si innamorano, soffrono profondamente, hanno un gran senso dello humour, ridono, hanno dei pensieri che riguardano il futuro, hanno ricordi del passato, vogliono aiutare le persone con cui vivono. I cani ci considerano come i loro pazienti: sono i nostri dottori, ma non solo, sono anche i nostri allenatori, psicologi, sostenitori, consulenti… molte persone che conosco non escono nemmeno di casa senza il loro cane! E poi posso elencarvi un sacco di donne che hanno conosciuto i loro mariti durante una passeggiata con il cane, iniziando a parlare con un uomo sconosciuto proprio grazie al loro amico a quattro zampe, quindi – a pensarci bene – sono anche i nostri organizzatori di incontri!”
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