Conosciuto soprattutto come conduttore televisivo, e forse meno per la sua attività da fotografo, Davide Mengacci già dagli anno ’60 immortala da dietro l’obiettivo la piccola umanità cittadina – osservata con partecipazione, affetto e ironia – e i cani in generale.
Cinofilo appassionato e padrone di due quattrozampe – un pastore tedesco Hogan e un bassotto Pedro – ha realizzato una serie di sorprendenti scatti dal nome “Cani e umani”. Acuto osservatore della realtà e della vita che scorre per le strade, fissa sulla pellicola momenti di quotidiana leggerezza che hanno come protagonisti gli uni e gli altri.
E così nasce “Cani e Umani”: come pezzi di puzzle che si incastrano perfettamente fra di loro, le immagini improvvisamente si accostano e vanno a conferire un nuovo senso alla sua indagine. I comportamenti fra cani e uomini tendono a somigliarsi, le pose, le intenzioni, le emozioni, tutto sembra combaciare in un’ironica e pungente lettura della realtà.
Ed ecco che un bambino nel passeggino, un uomo che si apparta – ma neanche troppo- per fare pipì, un barbone che dorme stanco per strada, sono tutti personaggi che trovano un loro alter ego nel mondo canino.
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