Tengono lontani i gabbiani dalle spiagge pubbliche e di conseguenza contribuiscono a ridurre la presenza di batteri come l’Escherichia Coli nella sabbia e nelle acque balneabili.
Sono i cani ‘arruolati’ per testare questo nuovo stratagemma igienico, pensato dai ricercatori della Central Michigan University (Usa), che ne hanno parlato in occasione della riunione annuale dell’American Society for Microbiology.
Il team ha impiegato dei quattro zampe speciali, di razza Border Collie, cani ‘da gregge’ che hanno nel loro sangue la capacità di inseguire e ‘dirigere’ le pecore nella direzione indicata dai pastori.
In questo caso sono stati presi come luoghi di prova 200 metri di spiaggia, nelle estati del 2012 e del 2013, e sono state messe a confronto le sezioni dove hanno operato i cani e quelle prese come metro di confronto. Ebbene, i campioni provenienti dalle spiagge dove i cani avevano ‘cacciato’ i gabbiani avevano livelli significativamente più bassi di Escherichia Coli rispetto alle aree di controllo.
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