Nessuno ci capisce meglio dei nostri cani e adesso c’è uno studio che lo dimostra. Secondo Clare Cunningham, la docente della Abertay University che ha condotto la ricerca, i pelosi sono dotati della speciale abilità di predire il comportamento umano.
Una capacità innata, che non dipende da un particolare addestramento, ma che hanno ereditato dai loro antenati. E che si è sviluppata per “accettare gli uomini come loro partner sociali a causa del processo di addomesticazione – spiega la Canningham sulla rivista Animal Condition – e, per questo motivo, sono molto bravi a interpretare il loro comportamento. Queste abilità possono essere trasmesse da una generazione a quella successiva e nel tempo diventeranno sempre più abili e capaci nel prevedere il comportamento umano”.
Lo studio è stato condotto osservando tre gruppi di cani (addestrati, domestici e randagi) per 18 mesi. Ebbene: la maggior parte risponde più agli ordini non verbali dei propri padroni, o comunque delle persone con cui hanno più familiarità, che non a quelli impartiti da estranei. Dimostrando così il profondo legame che ci lega.
La ricerca rappresenta inoltre una pietra miliare tra le teorie dedicate al rapporto tra cane e uomo. In particolare tra quelle che attribuiscono queste capacità dei pelosi ad una selezione naturale che ha causato un’evoluzione genetica e quelle che invece le collegano alla vita quotidiana di questi animali, sempre a stretto contatto con gli uomini. “Il nostro studio vuole affermare che la genetica ha sicuramente avuto un ruolo fondamentale, ma che allo stesso tempo i cani perfezioneranno queste loro abilità con l’esperienza”.
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