Una ricerca della Royal College of Veterinary Surgeons su alcuni tra i più popolari marchi di Pet Food ha individuato che le etichette, nel 60% dei casi, non corrispondono a quanto contenuto davvero nei barattoli.
Dei 17 alimenti per animali domestici sottoposti a test del Dna all’Università di Nottingham, 14 contenevano carni che non erano enunciate sulla lattina. Quando sulla latta era indicato il gusto “stufato di manzo”, per esempio, la carne contenuta è risultata essere di maiale e di pollo in prevalenza.
Kin-Chow Chang, un membro della Royal College of Veterinary Surgeons, ha detto al Daily Mail che “l’etichettatura ingannevole potrebbe mettere cani e gatti a rischio di gravi reazioni allergiche. E in un contesto “umano”, questo sarebbe del tutto inaccettabile”.
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