Sono sempre di più i comuni italiani che si avvalgono della scienza per combattere la maleducazione dei padroni di cani. A nulla sono valse negli anni le battaglie contro chi non raccoglie la cacca di Fido, imbrattando strade, marciapiedi e suole delle scarpe, e si è passati alle maniere “forti”.
Anche il comune di Carmagnola, in provincia di Tornino, si è quindi aggiunto a quelli che hanno già adottato la pratica del Dna. 5 mila cani dovranno eseguire il test entro il 2019 e poi si potrà cominciare a multare i responsabili dell’abbandono delle deiezioni canine.
Per rendere obbligatorio il test, il comune ha dovuto fare una modifica al regolamento sul benessere animale, inserendolo in parallelo alla registrazione con microchip già obbligatoria per legge.
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