La prima sperimentazione scientifica italiana di pet therapy per i malati di Sla è stata effettuata al Centro Clinico NeMo di Arenzano (Genova), con risultati sorprendenti che saranno presentati al convegno mondiale sulla Sla, previsto a Boston a fine anno.
La Pet Therapy è in grado di dare benefici fisici e psicologici ai malati affetti da Sla (sclerosi laterale amiotrofica). E’ questo l’incoraggiante risultato emerso al termine della prima fase sperimentale di “ConFido: quattro zampe in corsia”, un progetto nato e voluto da un’idea di Mondovicino Outlet Village, che da anni affianca la Fondazione Vialli e Mauro Onlus impegnata nel sostegno alla ricerca sulla Sla e le malattie neuromuscolari.
A ConFido hanno partecipato 25 pazienti, di cui 22 affetti da sclerosi laterale amiotrofica e 3 da neuropatia. Sono stati sottoposti, tra il 5 settembre 2016 e il 4 gennaio 2017, a 170 sedute di terapia assistita con due Pastori Svizzeri bianchi. Li ha seguiti uno staff composto da: medico fisiatra, esperto in IAA, fisioterapista motorio, terapista occupazionale, psicologa, etologa, veterinario e conduttore di cani. Per accertare l’efficacia della sperimentazione, un “gruppo di controllo” di altri 25 pazienti è stato sottoposto a trattamento fisioterapico e a terapia occupazionale tradizionale.
I cani adottati come co-terapeuti hanno incoraggiato i pazienti all’interazione mediante la sollecitazione al gioco, a esercizi semplici e complessi, ad attività ludico-sportive, all’offerta di compagnia e, soprattutto, di comprensione e non di giudizio. La razza dei nostri cani – Pastore Svizzero bianco – è particolarmente predisposta agli IAA (Interventi Assistiti con Animali) ma la scelta dipende dalle valutazioni che un etologo può fare considerando le attitudini, le capacità e le competenze attraverso i test e l’osservazione del singolo soggetto e mettendolo in correlazione con i bisogni specifici del paziente.
Così operando, il paziente si è sentito un unicum con il cane “… in quest’ora esistiamo solo io e lui (il cane), e l’ora vola. Non penso alla malattia”. La corrente empatica nata e voluta dal cane ha raggiunto il paziente.
Secondo la dott.ssa Manuela Vignolo, Fisiatra del Centro Clinico NeMO di Arenzano e responsabile del progetto ConFido: “I risultati scientifici di questa prima fase del progetto ci spronano ancor di più a seguire questa strada innovativa, che grazie alla sensibilità di Mondovicino Outlet Village e Fondazione Vialli e Mauro Onlus, potremo offrire nel corso del 2017 ad un numero maggiore di pazienti. L’obiettivo è raccogliere un maggior numero di dati scientifici da poter presentare al convegno mondiale sulla SLA, previsto a Boston a fine anno”.
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