Il bolognese di Silvio Berlusconi e Francesca Pascale è diventato un bersaglio della sfida elettorale. Se da una parte è l’emblema della campagna animalista berlusconiana, dall’altra “dovrebbe essere affidato alla vivisezione”.
Almeno secondo il leader del Movimento 5 Stelle, che dal palco di Pavia ha preso di mira il piccolo Dudù e la sua mamma. “Io ce l’ho un cagnetto così, ce l’ha mia moglie – ha detto Beppe Grillo – Li detesto perché i proprietari di questi cagnetti non amano i cani, amano il proprio cane”.
Non si è fatta attendere la risposta della Pascale e in soccorso a Dudù è arrivata anche l’onorevole Michela Brambilla che in un tweet ha replicato: “La battuta di Grillo? Non mi fa ridere…anzi mi meraviglia molto”.
A difesa di Dudù si è schierato anche tutto il mondo dell’associazionismo animalista. Se il quattro zampe di Arcore fosse davvero candidato, a quest’ora i sondaggi lo darebbero in testa.
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Cani e politici, tocca a Renzi: un Jack Russel per il presidente | Vanity pets
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