Dal 12 marzo, nella nazione musulmana più popolosa (250 milioni di abitanti), sarà considerato immorale e peccaminoso cacciare e commercializzare illegalmente le specie protette.
Un traguardo importantissimo, raggiunto dopo mesi di trattative da parte del WWF. La Fatwa è un monito che ha un grande valore sociale ed esorta il governo a monitorare efficacemente la tutela ecologica, rivedere i permessi rilasciati ad aziende accusate di danneggiare l’ambiente, e perseguire taglia legna illegali e trafficanti di fauna selvatica.
“Tutte le attività che provocano l’estinzione della fauna selvatica, senza giustificati motivi religiosi o senza disposizioni legali sono proibiti – ha spiegato al Guardian Asrorun Ni’am Sholeh, segretario del Consiglio degli Ulema – Tra queste la caccia illegale e il commercio di animali in via di estinzione. Perché chi toglie una vita, uccide una generazione e questo non è rivolto solo agli esseri umani, ma comprende anche altre creature viventi di Dio, soprattutto se muoiono invano”.
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