“La salute è un diritto di tutti” e la politica si schiera con gli animali

Michela Vittoria Brambilla

Si è svolto questa mattina, a Milano, l’incontro pubblico “La salute è un diritto per tutti – Anche per i nostri amici a quattro zampe” per discutere del futuro dei nostri amici a 4zampe, che passa anche attraverso le scelte politiche.

All’incontro hanno partecipato c, presidente del Movimento Animalista e candidata di Forza Italia, la vicepresidente di Fnovi (Federazione nazionale ordini veterinari italiani) Carla Bernasconi, il presidente lombardo di Anmvi (Associazione nazionale medici veterinari italiani) Francesco Orifici e i candidati del Movimento Animalista al consiglio regionale, Manuela Gigante e Simone Pavesi.

“Anche in campo sanitario vogliamo farci interpreti di un cambiamento, una svolta culturale che porti dalla penalizzazione alla promozione della convivenza con gli animali – ha fatto presente l’on. Brambilla – Il primo passo sarà l’istituzione di un servizio veterinario agevolato per gli animali dei proprietari meno abbienti”.

Aliquota Iva massima per il cibo, per i prodotti di petcare, per le cure veterinarie; prezzi dei farmaci che a parità di molecola possono arrivare a dieci volte quelli per uso umano; obbligo ai veterinari di prescrivere sempre il farmaco per animali anche quando esiste una valida e meno costosa alternativa “umana”; inclusione degli animali domestici nel redditometro: è lungo l’elenco degli oneri che, direttamente o indirettamente, gravano sulle spalle dei proprietari di animali d’affezione, anche quando il loro reddito è basso.

“Noi vogliamo aiutare gli amici degli animali e rendere loro la vita più semplice. Ci impegniamo a rappresentare all’interno delle istituzioni questi milioni di cittadini che lo Stato considera al più come riserva di gettito. Si tratta di scelte politiche totalmente errate, solo per far cassa”.

Perciò, il Movimento Animalista ha proposto di istituire un Servizio veterinario agevolato di cui potranno avvalersi i proprietari di cani e di gatti esenti, per motivi di reddito, dalla partecipazione alle spese del Servizio sanitario nazionale.

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